Il direttore sportivo della Torres, Andrea Colombino, ha incontrato la stampa al Vanni Sanna per fare il punto sulla situazione della squadra e sulle operazioni di mercato concluse nella sessione invernale.
Parlando delle trattative di gennaio, Colombino ha spiegato alcune delle scelte effettuate: «I ragazzi che sono andati via come Goglino e Coccolo sono voluti andare via per giocare con continuità per più minuti. Torneranno però a fine anno con maggiore esperienza».
Ha poi approfondito due operazioni in particolare: «La trattativa con Zamparo è iniziata prima di Natale e c'era una folta concorrenza e siamo molto contenti di come si sta integrando il ragazzo. La pista Carboni è nata verso fine gennaio e la trattativa è stata lunga, all'inizio volevamo prendere il calciatore in prestito e poi si è creata l'occasione di fare un'operazione a titolo definitivo. E questo ci riempie d'orgoglio visto che è anche un ragazzo sassarese di grande prospettiva».
Sul mancato arrivo di un difensore, il ds ha chiarito: «Non abbiamo fatto delle vere trattative, le possibilità di acquistare un difensore c'erano quando non sapevamo le tempistiche di rientro per Dametto. Poi Dametto è tornato in gruppo e non c'è stata più la necessità di prendere un difensore».
Riguardo ai rinnovi contrattuali, Colombino ha fatto il punto della situazione: «Abbiamo solo un contratto in scadenza a giugno che è quello di Casini che a gennaio ha deciso di rimanere qui perché crede nella stagione che stiamo facendo. Poi stiamo valutando il da farsi con altri giocatori che hanno scadenze al 2026. Oltre ai prestiti di Varela e Guiebre, ovviamente. Quest'ultimo ha l'obbligo di riscatto in caso di Serie B ma stiamo comunque valutando l'idea di tenere a titolo definitivo in futuro chi è ora in prestito».
Sulla gestione economica del club, il direttore ha offerto una riflessione interessante: «Il monte ingaggi basso non è mai stato un problema, la discriminate non è questa per sognare in grande. Sono altre: come avere un centro sportivo di proprietà. Per avere un'azienda sana servono queste basi e non dei soldi per cartellini o ingaggi.
Noi cerchiamo di fare il massimo anche se non andiamo ad acquistare dei cartellini. Ma quello che abbiamo, che non è poco, dimostra che la disponibilità economica non sempre è un vantaggio in campo. Come vediamo da tante altre realtà del nostro girone che hanno più forza di noi ma fanno maggiore fatica».
Sull'operazione Carboni, Colombino ha fornito dettagli specifici: «La Ternana ha fatto degli accordi con noi per averlo in alcune partite in più di gennaio visti i loro problemi al centrocampo, e la trattativa si è allungata di una settimana per questo. Anche se speravamo come da accordi di averlo sette giorni prima. Abbiamo fatto il massimo visto che la trattativa era chiusa già da dieci giorni ma le tempistiche non le decidiamo sempre noi. Lui arriva a titolo definitivo e il Cagliari tiene una percentuale sulla futura rivendita».
Guardando al futuro, il ds ha mostrato equilibrio e ambizione: «Pensiamo una partita alla volta, mancano 36 punti e sono un'infinità. Guardiamo alla prossima e cerchiamo di restare attaccati fino alla fine alle prime. Volevamo confermarci sui primi livelli e siamo contenti di averlo fatto. Spesso non riusciamo ad apprezzare quello che stiamo facendo qui a Sassari. Basterebbe guardarsi intorno alle difficoltà che hanno le altre. Vorrei godermi questo percorso e non vedo incidenti di percorso. Riconfermarsi dopo l'anno scorso era difficile, tutti ci avevano preso per folli e qualcuno ci aveva già fatto il funerale e invece siamo qui».
Infine, sulla situazione tecnica, Colombino ha concluso: «Novembre è stato un momento complicato come capita in ogni stagione e ne siamo usciti rinforzati e ora siamo al nono risultato utile consecutivo. Eppure qualcuno vede il pareggio con il Gubbio come una catastrofe. Nell'arco di un campionato tutto torna in equilibrio e ognuno raccoglie quello che merita. Anche io vorrei sempre vincere ma esistono anche gli avversari. L'unica che non ha avuto una crisi è stata l'Entella? Ma arriverà, è naturale nel corso di una lunga stagione».
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