Alla viglia del match di coppa con la Polisportiva Santa Maria Cilento, in conferenza stampa è intervenuto Pasquale De Candia, tecnico del Barletta, che ha presentato la sfida della Coppa Italia Dilettanti fase nazionale.
Rispetto al campionato, ora c'è la possibilità di schierare anche undici elementi over. Non c'è obbligo di under insomma
«Abbiamo sempre detto che abbiamo un parco under di ragazzi validi, ne ho parlato con loro ieri quando abbiamo iniziato a preparare questa questa gara. Le scelte sono state indipendentemente dal discorso della obbligatorietà dell'inserimento dei due under, parlo a livello di eccellenza nostra, sempre abbiamo sempre preferito il discorso della validità del calciatore piuttosto che all'età. Domenica a un certo punto sul 2-0 avevamo già tre under, e abbiamo completato la partita con quattro under. Qualche volta abbiamo iniziato le partite anche con tre tre under, quindi questa è la dimostrazione dell'importanza che diamo e che è sempre stata data ai ragazzi perché abbiamo sempre detto che abbiamo dei ragazzi veramente, veramente validi e quindi cambia cambia relativamente poco».
Che partita dobbiamo aspettarci contro la Polisportiva Santa Maria Cilento?
«Sono andato a vedere la partita a Castellammare, è ovvio ho visto una squadra quadrata, una squadra che ha meritato il passaggio del turno. Dall'inizio ha fatto la gara che a loro piace, si è visto in maniera proprio evidente una squadra compatta, una squadra aggressiva, una squadra che sulle seconde palle le vinceva quasi tutte. Una squadra che nei momenti di difficoltà si è compattata, poi ripartivano alla grande che è una delle loro delle loro armi fondamentali. Hanno giocatori anche di qualità, giocatori con tecnica, quindi è una squadra temibile. Non a caso è arrivata a vincere la Coppa Italia Dilettanti della Campania».
Come si affronta una squadra che ha quasi la metà dei punti del Barletta nel campionato di Eccellenza, girone b campano, anche se comunque ha fatto fuori il Nola?
«Si affronta come una finale, perché alla fine questo ragionamento lo dovremmo fare ogni domenica perché abbiamo quasi sempre il doppio dei punti rispetto agli avversari oppure abbiamo un margine grande se abbiamo sulla seconda venti punti di vantaggio, sicuramente su qualche altro ne avremo qualcuno in più quindi. Ogni domenica la affrontiamo con la giusta determinazione. Non guardiamo adesso il cambio, non sappiamo neanche la cifra tecnica del campionato della Campania. Sappiamo qualche notizia, però poi quando si arriva in determinate competizioni fino alla fine vuol dire che lo si è sempre meritato. Quindi, il Santa Maria del Cilento ho avuto la possibilità di vederli dal vivo in una finale. partita secca, e sono stati veramente bravi quindi si affronta con il timore di affrontare una squadra forte che alla pari del del Barletta è una squadra che ha vinto la Coppa Italia. La Campania non è un campionato qualsiasi, è un campionato che ha due gironi. Poi, qualcuno dice che il girone A sia più forte del girone B, io intanto mi ritrovo ad affrontare per la seconda volta consecutiva la vincente della Campania che vien fuori dal girone B. Per me chi vince è sempre la squadra più forte e in questo momento ha vinto il Santa Maria del Cilento. Per me una squadra fortissima perché ho avuto modo di vederla, l'abbiamo analizzata anche con i ragazzi, come facciamo con tutte le gare. Per me una squadra temibile e in un in una fase in cui c'è il discorso del triangolare che, ne abbiamo parlato l'altra volta, è una è un elemento determinante perché non abbiamo possibilità di margine di errore. Non abbiamo la possibilità poi semmai ad andare a Castellammare e di porre rimedio a qualche errore che eventualmente andremo a fare. Sono sicuro però che limiteremo di molto i nostri errori, che saremo una squadra compatta, una squadra che vuole anche percorrere questa strada che è quella della Coppa Italia nazionale. Ce lo siamo detti all'inizio stagione, sappiamo quali sono i nostri obiettivi: la Coppa Italia era un nostro obiettivo, adesso abbiamo tagliato il traguardo della fase regionale e iniziamo questa fase nazionale con con la voglia matta di andare avanti quanto più a lungo possibile».
Girone triangolare ma la partita di domani è quasi da dentro o fuori?
«Sì, ne abbiamo parlato l'altro giorno e ne parleremo sempre. Mi auguro che finirà sta storia della Puglia che fa il triangolare perché è una cosa atavica ormai. Mi auguro che qualcuno nelle opportune si faccia valere perché non è una formula giusta, la parola corretta è iniquo: è proprio una formula iniqua. Perché come dicevamo l'altro giorno, quattro punti permettono in una sfida di andata e ritorno di superare il turno, quattro punti in un triangolare non ti danno nessuna certezza, si vanno a vedere i gol, si vanno a vedere i gol fuori casa e si vanno a vedere gli scontri diretti. Poi chi perde è quasi tagliato fuori, quindi non so quante motivazioni puoi avere nella seconda gara anche in trasferta. A me è capitato di affrontare una squadra che era seconda in classifica nel suo campionato, ad un punto dalla prima, ha perso con noi in casa in casa la prima, parlo del Savoia ai tempi del Bisceglie, e la seconda l'ha affrontata con la juniores. Noi siamo stati costretti anche in casa e dover fare sei punti. Mi auguro che che ci sia una turnazione in questa situazione particolare».
Vedremo una squadra più aggressiva sin dal primo momento oppure vedremo una squadra che ragionerà?
«No, noi non cambieremo assolutamente il nostro modo di fare. Cercheremo di essere aggressivi al punto giusto considerando anche la capacità del Santa Maria del Cilento poi di uscire fuori anche dalla situazione di pressing, anche forzato, in maniera ottimale. Quindi bisogna sempre valutare i pro e contro di un atteggiamento aggressivo. Li abbiamo analizzati e abbiamo cercato di lavorare su delle situazioni che secondo noi ci potrebbero dare delle dei vantaggi e abbiamo messo in preventivo anche che non è detto che sia così. Quindi abbiamo delle situazioni alternative. Noi abbiamo dimostrato anche di essere bravi ad affrontare le difficoltà. Domani abbiamo anche un elemento a nostro favore almeno, un elemento a nostro favore ci sta ed è quello del pubblico perché il pubblico nel momento di difficoltà sicuramente ti soffia dietro e ti dà la possibilità di di andare oltre un po' quelli che possono essere i limiti del momento, i limiti della partita, i limiti dei tanti fattori che ci possono essere».
Dal punto di vista fisico, e dell'infermeria, sono tutti schierati e arruolabili anche in vista dei tanti impegni ravvicinati nei prossimi dieci giorni?
«Abbiamo recuperato tutti. Lo stesso Strambelli è a disposizione, domenica non abbiamo messi minuti nelle gambe perché vi posso garantire che il campo di Racale era pericoloso, molto scivoloso, non era dei migliori e quindi era inutile mandarlo in campo. L'abbiamo portato in panchina perché poteva servire la sua fantasia eventualmente la gara non si fosse messa come poi si è messa. Quindi nel momento in cui in cui la gara si è messa nel migliore dei modi non abbiamo voluto farlo entrare anche se lui era disponibile. Stiamo valutando la contrattura di Pinto che domenica nell'ultima parte di gara ha sentito ha sentito un pochettino contrarsi il flessore quindi adesso non so, oggi l'abbiamo fatto lavorare in maniera differenziata però credo che anche lui sia disponibile».
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