Serie C 2024-2025: clamorosa novità sulle seconde squadre e la Serie D

27.06.2024 21:45 di  Francesco Vigliotti   vedi letture
Serie C 2024-2025: clamorosa novità sulle seconde squadre e la Serie D

C'è una clamorosa novità in vista della prossima stagione di Serie C 2024-2025 che riguarda anche la Serie D: da quest'anno, infatti, anche le seconde squadre (Milan Futuro, Juventus Next Gen e Atalanta U23) potranno retrocedere.

La decisione è stata presa dal presidente della FIGC Gabriele Gravina, che ha spiegato: "È stato approvato il principio della possibilità di retrocessione. E' stato rimodellato per evitare alcune situazioni distorsive. Ora dobbiamo disciplinare la fattispecie concreta, organizzeremo un tavolo apposito".

La novità riguarda le seconde squadre dei club di Serie A, che fino ad oggi non potevano retrocedere dalla Serie C. Da quest'anno, invece, anche loro saranno soggette alla retrocessione, in base ai risultati ottenuti sul campo.

La decisione è stata presa per evitare situazioni distorsive e per rendere il campionato di Serie C più equilibrato e competitivo. Le novità non finisco qui. Ce ne sono altre due da sottolineare.

Di seguito le modifiche apportate dalla Figc:

I. Passaggi di categorie
La Seconda squadra potrà al termine del Campionato di Serie C 2024/2025 essere promossa al Campionato di Serie B, ma non potrà mai partecipare al medesimo Campionato della prima squadra, né ad un Campionato superiore.

Qualora al termine del Campionato di competenza, si verifichi un’ipotesi di compresenza della prima e della seconda squadra nella medesima categoria, la seconda squadra dovrà partecipare al campionato professionistico della categoria inferiore.

In caso di retrocessione della Seconda squadra al Campionato Nazionale di Serie D, la stessa potrà iscriversi al Campionato Dilettantistico 2025/2026, ferma restando le possibilità di ripescaggio in Serie C secondo le procedure previste per le Seconde Squadre.

II. Calciatori seconda squadra
La seconda squadra potrà inserire nella distinta di gara fino a 26 calciatori. Nella distinta di gara potranno essere inseriti soltanto 4 calciatori nati prima del 1° gennaio 2002; tutti gli altri calciatori della distinta di gara dovranno essere nati dopo il 31 dicembre 2001.

Nella distinta di gara, nel rispetto dei limiti numerici e di età sopra individuati, potranno essere inseriti fino ad un massimo di 7 calciatori che siano stati tesserati in una società di calcio affiliata alla FIGC per meno di sette stagioni sportive. Tutti gli altri calciatori della distinta di gara dovranno essere stati tesserati in una società di calcio affiliata alla FIGC per almeno sette stagioni sportive.

I calciatori inseriti nella distinta di gara non dovranno essere presenti nell’elenco dei 25 calciatori per il Campionato di Serie A, né dovranno aver disputato più di 50 gare nel Campionato di Serie A. Nel rispetto di quanto previsto nei capoversi precedenti saranno sempre consentiti i passaggi fra la prima e la seconda squadra. Potranno essere utilizzati nelle eventuali gare di Play-Off o Play- Out solamente quei calciatori che abbiano raggiunto nel corso della regular season le 25 presenze negli elenchi di gara della Seconda squadra, ovvero le 12 presenze qualora il calciatore sia stato tesserato dalla Società di Serie A solo a partire dal 1° gennaio 2025.

In deroga a quanto previsto nel capoverso precedente, potranno essere sempre utilizzati nelle eventuali gare di Play-Off o Play-Out quei calciatori che non abbiano raggiunto le predette presenze minime negli elenchi di gara della Seconda squadra, a condizione che gli stessi non abbiano disputato alcuna gara nel Campionato di Serie A nel corso della stagione sportiva. La violazione di qualsiasi disposizione di cui ai capoversi precedenti, comporterà a carico della seconda squadra la perdita della gara con il punteggio di 0-3. La presente disposizione integra ad ogni effetto le prescrizioni disciplinari del Codice di Giustizia Sportiva.

III. Rapporti tra società di serie A e Lega Professionistica di Categoria inferiore
La società di Serie A che partecipa con la Seconda squadra ad un Campionato professionistico di categoria inferiore non acquisisce diritti economici, né il diritto di voto, pur essendo rappresentata, nell’ambito di detta categoria. La seconda squadra della società di Serie A non potrà partecipare alla Coppa Italia Serie A, mentre parteciperà alla Coppa Italia Serie C.