Valerio Antonini, patron del Trapani, è intervenuto pubblicamente attraverso il suo account X per fare chiarezza sulla controversa situazione che ha visto protagonista il difensore Celiento (Clicca qui).
Nel suo intervento, il presidente ha confermato la cancellazione della sanzione economica di 5.000 euro precedentemente comminata al calciatore, pur manifestando il proprio malcontento per il comportamento tenuto dall'atleta e dichiarando la volontà di archiviare rapidamente la questione.
Nella sua comunicazione, Antonini ha dettagliato la cronologia degli eventi: "Il giorno della partenza per Latina, il giocatore non si è presentato senza alcuna autorizzazione della società, motivando l'assenza con la possibile nascita imminente della figlia", ha dichiarato il presidente granata. "Gli è stata concessa piena libertà di scelta, rimanendo chiaro che la squadra avrebbe avuto bisogno di lui e sarebbe stato importante partire per la trasferta di Latina se la bambina fosse nata in tempo utile".
Il numero uno del club siciliano ha proseguito il suo racconto, spiegando come si siano svolti i fatti nelle ore successive: "La figlia è nata alle 3 del mattino, ma Celiento non ha più contattato la società né chiesto l'autorizzazione per restare a casa". Un comportamento che Antonini non ha esitato a definire come "una mancanza di rispetto verso la maglia che indossa".
Riguardo alla controversa multa, il presidente ha chiarito la propria posizione: "Non ho mai autorizzato l'invio di alcuna richiesta di multa: sono in corso verifiche interne per capire come si sia arrivati a questa situazione". Una presa di posizione netta che dimostra come vi siano stati evidenti problemi di comunicazione all'interno della struttura societaria.
Nella parte conclusiva del suo intervento, Antonini ha rivelato di aver avuto un confronto diretto con il difensore per risolvere definitivamente la vicenda: "Gli ho comunicato subito che la multa era revocata", ha affermato, precisando però di aver "ribadito la mia disapprovazione per come ha gestito la situazione, rischiando di creare un pericoloso precedente di autogestione".
Il messaggio si è concluso con un'espressione che lascia intendere la volontà di voltare pagina e concentrarsi sugli impegni sportivi: "Caso chiuso, si guarda avanti". Parole che sottolineano l'intenzione di non alimentare ulteriormente polemiche che potrebbero destabilizzare l'ambiente.
La vicenda evidenzia come, pur nell'importanza di eventi familiari significativi come la nascita di un figlio, la società granata richieda ai propri tesserati il rispetto di protocolli di comunicazione chiari, indispensabili per la corretta gestione del gruppo squadra, soprattutto in prossimità di impegni ufficiali.
Autore: Redazione Notiziario del Calcio / Twitter: @NotiziarioC
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