La controversia tra il Paris Saint-Germain e Kylian Mbappé ha raggiunto un nuovo punto critico. La Lega calcio professionistica francese (LFP) ha recentemente ordinato al club parigino di versare 55 milioni di euro al calciatore, somma che rappresenterebbe stipendi e bonus non corrisposti durante la scorsa stagione.

Il PSG, tuttavia, non sembra intenzionato a cedere. In una nota inviata all'agenzia di stampa EFE, il club ha dichiarato di essere "contento di chiarire la questione nei prossimi mesi e anni davanti ai tribunali". La società sostiene che, data la limitata autorità giuridica della Commissione della LFP su questa materia, la controversia dovrà essere affrontata in altra sede legale.

La palla passa ora a Mbappé, attualmente in forza al Real Madrid, che si prepara a portare la questione davanti al tribunale del lavoro. Nonostante i recenti tentativi di mediazione, la situazione sembra essere degenerata in uno scontro aperto.

L'origine del conflitto risale all'agosto 2023, quando Mbappé fu escluso dalla tournée estiva del PSG. Il giocatore aveva proposto una riduzione di alcuni bonus per agevolare il club, ma l'accordo non fu mai formalizzato. Ora, l'attaccante reclama un "premio fedeltà" di 30 milioni di euro lordi, oltre agli stipendi degli ultimi tre mesi della stagione 2023/2024.

La vicenda potrebbe avere ripercussioni anche a livello internazionale: Mbappé ha infatti coinvolto la UEFA, che potrebbe imporre al PSG restrizioni sul mercato nelle prossime sessioni.

Questa disputa economica segna un capitolo tumultuoso nei rapporti tra uno dei club più ricchi del mondo e quello che è considerato uno dei migliori calciatori della sua generazione, promettendo sviluppi legali che potrebbero protrarsi per anni.

Sezione: Attualità / Data: Gio 12 settembre 2024 alle 21:15
Autore: Francesco Vigliotti
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