FIGC nei guai: arriva una multa da 4 milioni per abuso di posizione dominante

01.07.2024 20:45 di  Michele Caffarelli   vedi letture
FIGC nei guai: arriva una multa da 4 milioni per abuso di posizione dominante

L'Antitrust ha sanzionato la Federazione Italiana Giuoco Calcio (FIGC) per un importo complessivo di oltre 4 milioni di euro (4.203.447,54 euro). L'Autorità ha rilevato che, almeno dal 1° luglio 2015, la FIGC ha messo in atto una complessa strategia per rafforzare la propria posizione dominante nell'organizzazione di competizioni calcistiche giovanili a carattere agonistico e per estenderla anche al mercato dell'attività ludico-amatoriale, in concorrenza con gli Enti di Promozione Sportiva (EPS).

La strategia abusiva della FIGC si è concretizzata, innanzitutto, nella mancata stipula delle convenzioni previste dal Regolamento EPS del Coni (2014) per lo svolgimento delle attività agonistiche. Questo ha impedito agli EPS di accedere al mercato dell'organizzazione di eventi agonistici, garantendo alla Federazione una posizione di sostanziale monopolio.

Inoltre, la FIGC ha utilizzato in modo strumentale il proprio potere regolatorio, classificando illegittimamente come agonistica l'attività amatoriale svolta dagli EPS con atleti di età compresa tra i 12 e i 17 anni. Ha anche imposto il convenzionamento tra la Federazione e gli EPS e la pre-autorizzazione degli eventi per gli atleti fino ai 12 anni, limitando la libertà delle Associazioni Sportive Dilettantistiche affiliate alla FIGC e dei loro atleti con doppio tesseramento di partecipare ai tornei organizzati dagli EPS.

Queste azioni hanno ridotto la capacità degli Enti di Promozione Sportiva di esercitare una pressione competitiva sulla Federazione, ostacolando e indebolendo la concorrenza nel mercato dell'organizzazione di eventi ludico-amatoriali.

La FIGC ha presentato ricorso al Tar del Lazio contro la multa da 4 milioni di euro inflitta dall'Antitrust per abuso di posizione dominante nelle competizioni giovanili. La Federazione, in una nota, ha ribadito l'assoluta correttezza del proprio operato, ritenendo la sanzione ingiustificata, basata su argomentazioni documentalmente riscontrabili e su un ragionamento giuridico errato.

La FIGC ha sottolineato che la sanzione è stata irrogata con le stesse motivazioni che portarono alla sanzione della Federazione Italiana Sport Equestri (FISE) in un analogo procedimento, decisione poi annullata dal Consiglio di Stato con la sentenza dello scorso 5 giugno n.5054. Per questo motivo, ribadendo l'assoluta correttezza del proprio operato, la FIGC ha comunicato di aver notificato il ricorso, con richiesta di sospensiva, presso il Tar del Lazio.