Giancarlo Abete, presidente della Lega Nazionale Dilettanti, ha emesso una nota indirizzandola ai presidenti ed ai dirigenti tutti delle società dilettantatistiche impegnate sia a livello nazionale che regionale.
Cari Presidenti, cari tutti,
mi rivolgo a Voi e - attraverso di Voi - a tutti i Presidenti e i Dirigenti delle nostre Società per fare il punto sulla Riforma dell’Ordinamento Sportivo operativa dal 1 luglio 2023 e oggetto del Decreto Correttivo del 4 settembre u.s.
In esito a tali Decreti - in relazione al contenuto dei quali la Lega Nazionale Dilettanti d’intesa con la FIGC ha costantemente mantenuto il rapporto con i rappresentanti del Parlamento e del Governo - abbiamo avuto l’opportunità di incontrare il 6 ottobre u.s. il Ministro per lo Sport e i Giovani - il Dott. Andrea Abodi - in un Consiglio Direttivo appositamente convocato a Roma nella sede della LND.
In tale occasione abbiamo avuto V opportunità di rappresentare al Ministro Abodi le criticità derivanti dalla Riforma in oggetto sia in relazione ai contenuti per le parti da noi non condivise, sia in relazione alle tempistiche di applicazione che hanno determinato e stanno tuttora determinando forti criticità nella stagione sportiva in corso.
Ovviamente lo sforzo in atto da parte della LND è inserito nel contesto di una più ampia azione del sistema sportivo, atteso che le norme oggetto dei Decreti si applicano a tutte le Federazioni sportive e agli Enti di promozione.
É stato un incontro che tutti noi abbiamo ritenuto positivo - e che ha ritenuto positivo lo stesso Ministro - perché si è avuta l’opportunità di rappresentare con determinazione ma con lucidità le problematiche in essere.
In esito a tale incontro abbiamo fatto pervenire al Ministro Abodi il 18 ottobre un organico documento che illustra le principali criticità in essere, fermo restando che l’approfondimento dei contenuti della Riforma dell’Ordinamento Sportivo - evento epocale non solo per il nostro mondo
ma per tutto il sistema sportivo - accompagnerà l’attività della dirigenza sportiva fisiologicamente nei prossimi anni.
Il documento inviato al Ministro Abodi ha voluto certificare in particolare le esigenze del mondo dilettantistico e giovanile ed è stato condiviso da parte della FIGC.
Nel merito del documento abbiamo operato su tre piani tra di loro naturalmente collegati ma che abbiamo voluto affrontare dando ad ognuno di essi la necessaria attenzione.
Il primo è quello relativo alle tempistiche rapportate ai contenuti del Decreto correttivo del 4 settembre u.s.
Il ritardo nell’emanazione dei provvedimenti e nella comunicazione degli stessi ai soggetti interessati ha determinato e sta determinando a nostro avviso un rischio di blackout relativamente al rispetto delle tempistiche individuate nei Decreti, atteso che - come detto - l’iter di emanazione dei Decreti è risultato ritardato rispetto alle previsioni iniziali.
Da qui la necessità di prorogare alcuni termini e di accelerare altri adempimenti.
In particolare abbiamo richiesto un intervento accelerativo rispetto alla previsione di emanazione entro il 31 dicembre 2023 dei Decreti attuativi per l’individuazione delle mansioni per lo svolgimento di attività sportiva. Peraltro - ferma restando tale richiesta - CONI, FIGC e LND hanno individuato il contenuto delle mansioni per i soggetti impegnati nell’attività sportiva e la LND d’intesa con le proprie strutture centrali e territoriali, avendo proceduto alla classificazione all’interno di tali figure delle persone che operano in modo numericamente più significativo a livello territoriale, può provvedere ai pagamenti maturati per le attività svolte a partire dal 1 luglio u.s.
Sempre relativamente alle richieste di iter accelerativi abbiamo evidenziato la necessità di provvedere alla individuazione dei criteri per lo svolgimento di lavoro sportivo in capo a soggetti che risultino dipendenti di Amministrazioni Pubbliche.
Per quanto attiene l’adeguamento da parte delle società di attività dilettantistiche dei propri atti costitutivi e statuti ai fini dell’iscrizione al Registro Nazionale dell’attività sportive dilettantistiche abbiamo richiesto la proroga al 31 marzo 2024 del termine già fissato al 31 dicembre 2023, atteso anche il fatto che solo nei prossimi giorni - dopo un attento ed organico esame dei contenuti degli
atti costitutivi e statuti - potrà essere formalizzato lo statuto tipo da utilizzare da parte delle Società e Associazioni Sportive Dilettantistiche.
In relazione al termine del 31 ottobre 2023 fissato per gli adempimenti e per i versamenti dei contributi previdenziali e assistenziali dovuti per le collaborazioni coordinate e continuative (limitatamente al periodo di paga da luglio 2023 e settembre 2023) abbiamo richiesto la proroga al 31 dicembre 2023 atteso il fatto che peraltro raccordo collettivo per i calciatori tesserati - che ovviamente interessa soltanto i tesserati in possesso di un contratto che sono al momento circa 27.000 rispetto ai quasi 380.000 che fanno riferimento alla sola area dilettantistica - è stato sottoscritto il 28 settembre u.s.. In relazione a tale accordo ringrazio tutti i Comitati, le Divisioni e i Dipartimenti per l’impegno profuso per addivenire in tempi record alla necessaria sottoscrizione del primo Accordo Collettivo esistente in LND dalla costituzione della stessa nel 1959; come d’intesa abbiamo limitato la validità di tale accordo al 30 giugno 2024, non sussistendo alcuna possibilità di proroga tacita dello stesso; tutto ciò ci consentirà un’analisi organica della fase applicativa dell’accordo per apportare, se necessario, modifiche e/o integrazioni.
Abbiamo altresì rappresentato al Ministro Abodi ulteriori proposte condivise dal Consiglio Direttivo della Lega e cioè anzitutto la creazione quanto prima del previsto Osservatorio, al fine di verificare l’attuazione della riforma e gli effetti dalla stessa prodotti in sede di prima applicazione, manifestando la disponibilità e l’interesse della LND di essere partecipe dell’attività in capo al costituendo Osservatorio.
Abbiamo altresì evidenziato la necessità di procedere ad una sanatoria che escluda l’applicazione di sanzione e interessi per eventuali errori e omissioni commessi fino a tutta la stagione sportiva 2023/2024 nell’applicazione della nuova disciplina relativa al lavoro sportivo.
Centrale, nell’incontro con il Ministro Abodi, è stato il tema della tutela sanitaria e della sicurezza.
Per quanto riguarda la tutela sanitaria la riflessione emersa è andata nella direzione di poter rendere sufficiente la visita di idoneità agonistica per i lavoratori sportivi che debbano effettuarla e, per gli altri soggetti, limitare detta tutela ad ima visita annua a seconda delle mansioni - ritenendo peraltro sufficiente quella già svolta in altra occupazione lavorativa in caso di coincidenza di mansioni.
Per quanto riguarda la sicurezza, la proposta della LND si muove nella direzione di prevedere una diposizione specifica per i lavoratori sportivi anziché rimandare al D. Lgs. 81/2008 in quanto all’interno dei luoghi di lavoro sportivo gli adempimenti sono diversi in base alla partecipazione a manifestazioni sportive. La Lega e tutto il mondo dilettantistico intendono svolgere con responsabilità il proprio ruolo rispetto alle aree tematiche ricordate. Abbiamo prospettato l’utilità di predisporre l’esenzione totale da tali obblighi da parte delle ASD/SSD partecipanti a manifestazioni sportive periodiche da noi organizzate, tenuto conto che la loro attività, per quanto riguarda la LND, si svolge all’interno di impianti sportivi che - per essere utilizzati - devono essere omologati nel rispetto dei criteri stabiliti dalle norme federali.
Comunque - nelle more di un approfondimento che vada anche nella direzione di individuare adempimenti mirati sul tema della salute e della sicurezza che non sia un semplice riporto a norme valide in contesti di gran lunga diversi rispetto a quelli sportivi - abbiamo richiesto la moratoria di un anno per l’applicazione delle norme così come richiamate nei Decreti Legislativi emanati.
Facendo riferimento alla parte economica amministrativo-gestionale abbiamo rappresentato al Ministro Abodi che con uno specifico documento avremmo analizzato la problematica delle franchigie e delle aliquote contributive. Entro la fine del mese di ottobre potremo avere un primo report che posizionerà i contratti sottoscritti all’interno delle varie aree di riferimento (da 1800 euro annue a 5000; da 5.000 a 15.000; oltre 15.000) il che ci consentirà un approfondimento organico circa i maggiori costi eventualmente derivati in alcune di queste fattispecie dal mutato quadro normativo che ha previsto la contribuzione previdenziale - seppur ridotta al 50% per 5 anni - oltre 5.000 euro ed ha innalzato peraltro l’esenzione fiscale da 10.000 a 15.000 euro.
Sempre in tale approfondimento sarà affrontato il problema dell’innalzamento dei limiti annui per le prestazioni occasionali rese in favore di ASD e SSD iscritte al Registro Nazionale Dilettanti.
Nel documento inviato al Ministro Abodi abbiamo voluto dare particolare attenzione nell’immediato a due problematiche; la prima relativa alle attività secondarie e strumentali, sostituendo il termine attività “secondarie” con attività “accessorie”. È necessario aggiungere tra i proventi da escludere indicati all’art Ibis altri proventi attualmente non ricompresi, fra cui i proventi derivanti dalla cessione di diritti televisivi delle gare a cui partecipano le associazioni e le società sportive nonché quelli derivanti dall’esercizio di attività di somministrazione di alimenti e bevande in occasione dell’attività sportiva.
Giancarlo Abete
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