Quella di oggi sarà una giornata storica per il nuovo ChievoVerona di Sergio Pellissier. A distanza di tre anni dall'ultima partita di campionato giocata in città, i clivensi torneranno a calcare un campo veronese in una competizione nazionale. L'occasione sarà il match contro il Fanfulla, valido per la terza giornata del Girone B di Serie D.

La partita si giocherà allo stadio 'Olivieri' di Verona, un impianto situato a pochi passi dal più noto "Bentegodi" e già utilizzato dall'Hellas Verona femminile. Questa scelta segna un importante passo nel percorso di rinascita del club, dopo il fallimento che ha costretto la squadra a ripartire dai dilettanti.

L'ultima volta che il Chievo aveva disputato una partita di campionato a Verona risale alla stagione 2020/2021 di Serie B, quando i gialloblù sconfissero l'Ascoli per 3-0 al Bentegodi. Da allora, il club ha attraversato momenti difficili, culminati con la mancata iscrizione al campionato e la conseguente rifondazione sotto la guida dell'ex capitano e bandiera Sergio Pellissier.

Il ritorno a Verona arriva dopo l'esordio stagionale giocato due settimane fa a Sona, segnando così un ulteriore passo verso la normalità per una società che sta cercando di ricostruire la propria identità e il proprio legame con la città.

Per i tifosi del Chievo, questa partita rappresenta non solo un'opportunità di vedere la propria squadra giocare "in casa", ma anche un momento simbolico di riconnessione con le proprie radici. L'atmosfera allo stadio 'Olivieri' promette di essere carica di emozioni e nostalgia, con i sostenitori pronti a spingere la squadra verso un risultato positivo contro il Fanfulla.

Mentre il Chievo Verona continua il suo cammino in Serie D, partite come quella di domani servono a ricordare il glorioso passato del club e a nutrire le speranze per un futuro ritorno ai vertici del calcio italiano. Per Pellissier e i suoi ragazzi, sarà un'occasione per dimostrare che lo spirito del "vero Chievo" è ancora vivo e pronto a risorgere.

Sezione: Serie D / Data: Mer 18 settembre 2024 alle 07:45
Autore: Chiara Motta
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