La crisi della Turris calcio raggiunge un nuovo capitolo significativo, caratterizzato da una mossa societaria che sta generando ulteriori tensioni con la tifoseria. Mentre i sostenitori corallini invocano una conclusione definitiva di quella che considerano un'agonia sportiva insostenibile, la dirigenza ha optato per una strategia differente, presentando formalmente una domanda di accesso alla Composizione Negoziata per la ristrutturazione del debito.

La società ha reso nota la nomina del Dottor Fabio Iodice come Esperto incaricato dalla Camera di Commercio di Napoli, a seguito della richiesta presentata il 9 gennaio 2025 e formalizzata il 7 febbraio. Questa procedura, regolamentata dal D.Lgs. n. 14 del 12 gennaio 2019, rappresenta un tentativo di proteggere il patrimonio societario e gestire la situazione debitoria.

La manovra societaria presenta diversi aspetti rilevanti: in primo luogo, permette alla Turris di ottenere una protezione temporanea dai pignoramenti, consentendo lo sblocco dei conti e l'accesso sia ai contributi federali che alla liquidità residua. Questo meccanismo potrebbe permettere alla società di evitare la radiazione e gestire la situazione debitoria almeno fino al termine della stagione sportiva in corso.

Un elemento cruciale riguarda la possibilità di riscattare la fideiussione di 350.000 euro, obiettivo che appare raggiungibile considerando l'attuale monte ingaggi contenuto, grazie a una rosa composta principalmente da giovani calciatori.

Il provvedimento comporta specifiche tutele legali: dal 7 febbraio 2025, i creditori non possono acquisire diritti di prelazione senza il consenso della società, né possono avviare o proseguire azioni esecutive sul patrimonio aziendale. La normativa prevede inoltre la sospensione delle prescrizioni, pur mantenendo la possibilità di effettuare pagamenti.

La dirigenza della Turris mantiene il controllo sia della gestione ordinaria che straordinaria dell'impresa, come previsto dall'articolo 21 della normativa di riferimento, e ha annunciato di aver predisposto un piano di risanamento pluriennale.

Questa decisione sta però acuendo le tensioni con la tifoseria, che interpreta questa mossa come l'ennesima dimostrazione di una gestione che, pur avendo perso credibilità e fiducia, persiste nel mantenere il controllo della società nonostante il malcontento generale. I tifosi, che si sentono intrappolati in questa situazione, vedono nella scelta societaria non tanto un tentativo di risanamento quanto piuttosto una strategia per prolungare una gestione che considerano ormai compromessa.

La vicenda evidenzia il crescente divario tra le strategie della proprietà, orientate alla sopravvivenza societaria attraverso strumenti legali e finanziari, e le aspettative di una tifoseria che chiede invece un cambio radicale nella gestione del club.

Sezione: Serie C / Data: Ven 14 febbraio 2025 alle 15:45
Autore: Redazione Notiziario del Calcio / Twitter: @NotiziarioC
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