Intervenuto nel corso di GioveDì Puglia, il Presidente del Nardò Salvatore Donadei ha parlato dello stop imposto dalla Lega Nazionale Dilettanti: 

"In Serie D non c'è obbligatorietà dei tamponi: è cambiata qualcosa rispetto allo scorso anno. Il senso di responsabilità dei ragazzi consente, però, di far un giro di tamponi e di monitorare la situazione. La sospensione dei campionati? Noi, come Nardò, avremmo voluto giocare. Rispetto a una serie di rinvii che erano già stati inoltrati alla Lega, prima di venerdì ce ne sarebbero stati sicuramente degli altri. Le conseguenze di uno stop istituzionale si pagheranno con il recupero delle partite: siamo 20 squadre e ci sono già diversi turni infrasettimanali nel calendario. Questa soluzione, probabilmente, è la meno peggiore rispetto ad altre. Questi 15 giorni dovrebbero servire a cercare una soluzione che non sia quello dello stop: credo che questa forma di resa sia la soluzione più comoda ma non la più giusta. Occorre trovare soluzioni diverse. Questo stop prolungherà la stagione di almeno due settimane: significa che si sforerà il calendario di almeno 20/30 giorni, con degli obblighi contrattuali con i giocatori che gravano sulle società. Spero che la LND si faccia carico di alcuni sostegni e di contributi verso le società. Mi auguro con tutto il cuore che, con la riduzione della capienza al 50% - scelta che non ho capito, sinceramente - non si arrivi a una chiusura degli stadi: si sta permettendo l'accesso agli impianti ai vaccinati e ai possessori di Super Green Pass, ulteriori riduzioni andrebbero solo a danneggiarci ulteriormente".

Sezione: Serie D / Data: Sab 08 gennaio 2022 alle 12:15 / Fonte: tuttocalciopuglia
Autore: Redazione NotiziarioCalcio.com / Twitter: @NotiziarioC
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