Il Pescara di Silvio Baldini si trova ad affrontare un momento cruciale della stagione con una difesa letteralmente ridotta all'osso. L'allarme rosso suona forte nel reparto arretrato, dove l'emergenza sta diventando un problema sempre più pressante.

L'ultimo colpo giunge dall'infortunio di Edoardo Lancini, che ha rimediato uno stiramento di primo grado. La prognosi è chiara: 15-20 giorni di stop, che si tradurranno con certezza nell'assenza nelle prossime tre partite. Un'assenza pesante che si aggiunge a quella già note.

La situazione si complica ulteriormente con Pellacani out per squalifica e Staver ancora ai box per infortunio. Il tecnico Baldini si trova costretto a una vera e propria opera di ricomposizione tattica.

Per l'imminente match contro l'Arezzo, l'allenatore toscano sembra orientato a una mossa che sa di esperienza e necessità: adattare un terzino come centrale difensivo. In pole position per questa soluzione di emergenza c'è Carlo Crialese, chiamato a un compito tutt'altro che semplice.

Tra le opzioni, è stata valutata quella di lanciare Isufi, difensore centrale di ruolo della Primavera. Ma la scelta sembra già tramontata: il giovane, che non ha ancora esordito in prima squadra, difficilmente verrà buttato nella mischia in un momento così delicato.

La sfida contro l'Arezzo diventa così un test importante non solo per i risultati, ma per la capacità di Baldini di gestire una situazione di estrema difficoltà. La difesa del Pescara dovrà stringere i denti, consapevole che l'emergenza impone scelte non convenzionali.

Sezione: Serie C / Data: Gio 27 marzo 2025 alle 12:15
Autore: Redazione Notiziario del Calcio / Twitter: @NotiziarioC
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