Monopoli, mister Colombo: «Il fatto di aver vinto comunque faticando è un segnale...»

Il Monopoli continua la sua straordinaria striscia positiva, raggiungendo il quattordicesimo risultato utile consecutivo con la vittoria sul campo del Sorrento. Un successo che ha proiettato momentaneamente i biancoverdi in vetta alla classifica, confermando l'ottimo momento della squadra pugliese.

Ai microfoni di Antenna Sud, il tecnico Alberto Colombo ha analizzato la prestazione dei suoi, trovando anche spunti di critica nonostante il risultato positivo: "Sono soddisfatto sicuramente del risultato, però la prova non è stata tra le più brillanti offerte dalla squadra quest'anno. È inevitabile che la sosta possa andare a toccare certe situazioni e la prima partita post sosta possa riservare delle sorprese".

L'allenatore ha comunque evidenziato gli aspetti positivi della vittoria, sottolineando la maturità mostrata dalla squadra: "Il fatto di aver vinto comunque faticando in un determinato modo in questa partita può essere un segnale da prendere in maniera positiva. Sicuramente ci sono giornate per tutti, anche per le grandi squadre, che non sono sempre brillanti e riuscire a portare a casa dei risultati positivi così come la vittoria di oggi è sicuramente un segnale che la squadra ha una maturità e che riesce anche a capitalizzare il massimo magari con il minimo sforzo nelle giornate in cui appunto non si è al massimo della condizione psicofisica".

Riguardo al momentaneo primato in classifica e agli obiettivi futuri, Colombo mantiene i piedi per terra ma non nasconde le ambizioni: "È chiaro che giornata dopo giornata cerchiamo di avvicinare o di creare dei nuovi obiettivi. Nell'ultima partita dopo la Turris ho sottolineato che parlare di salvezza ora diventa quasi ridicolo, poniamoci il primo obiettivo tangibile: quello di raggiungere una determinata quota che possa significare playoff".

Il mister ha concluso guardando al futuro con ottimismo ma anche con pragmatismo: "Prima ci arriviamo e prima magari possiamo alzare di nuovo il mirino su altri obiettivi. Dobbiamo ragionare su noi stessi piuttosto che sugli altri e poi chi sarà più bravo, chi sarà più continuo negli scontri diretti o nelle 17 partite che rimangono da qui alla fine festeggerà".