Il tecnico del Mestre, Romano Perticone, al suo secondo anno in panchina, si racconta in un'intervista esclusiva a Tuttomercatoweb.com, ripercorrendo il suo passaggio dal campo alla panchina e analizzando il momento attuale della sua squadra.
"La nuova veste di allenatore è bella, il fatto di partire subito mi ha fatto affrontare questa opportunità con grande entusiasmo, con grande energia. Quando si arriva a fine carriera ci sono molti pensieri ma anche alcune opportunità, e io ho avuto la fortuna di trovare la giusta situazione e fare gli ultimi due mesi della scorsa stagione sulla panchina del Treviso. È accaduto tutto inaspettatamente, ma è stato ciò che mi ha fatto decidere di continuare su questa strada", ha esordito Perticone.
La carriera da allenatore del classe '86 è iniziata quasi per caso lo scorso anno, quando in poche settimane è passato dall'essere calciatore a guidare dalla panchina il Treviso. Quest'anno è subentrato alla guida del Mestre, un'esperienza che sta vivendo con grande soddisfazione.
"Devo dire che qui a Mestre meglio non poteva andare, stiamo vivendo un momento eccezionale e questo lo dicono i numeri: inizialmente è stato un po' difficile solo da un punto di vista psicologico, quando si subentra è perché la classifica non è mai buona, ma quello mentale è stato davvero l'unico aspetto negativo. Si è subito creato un rapporto ottimo sia con la squadra che con la dirigenza, e davvero: meglio non poteva andare", ha affermato il tecnico.
Rapporto con i giocatori
Alla domanda se essere un allenatore giovane possa agevolare il rapporto con i giocatori, Perticone ha risposto: "Non credo che essere giovane aiuti, e nemmeno danneggi. Per me è più importante la persona rispetto all'età, per allenare, oltre alla tecnica, contano tanto le qualità umane che aiutano in generale nelle relazioni, a esempio l'intelligenza emotiva: sono un po' caratteristiche innate, ma si possono migliorare proprio lavorando e capendo meglio le dinamiche".
Gli obiettivi stagionali
Il Mestre sta attraversando un buon momento e i playoff non sembrano più un miraggio. Tuttavia, Perticone mantiene i piedi per terra: "L'obiettivo stagionale rimane sempre la salvezza, il nostro percorso è stato lungo e non dobbiamo farci distrarre adesso, ma chiaramente faremo il massimo per raggiungere quello che possiamo, le cose poi vengono anche da sé. Quando sono arrivato eravamo quintultimi, quindi manteniamo i piedi per terra: tutto quello che verrà, sarà di guadagnato".
Un pensiero alle ex squadre
L'intervista ha toccato anche alcune delle ex squadre di Perticone, a partire dal Livorno, per il quale l'allenatore auspica un ritorno tra i professionisti: "Direi proprio di sì, il momento credo sia arrivato. È una piazza che non c'entra nulla con la Serie D quella amaranto, e a onor del vero c'entra poco anche con la C: fa male al cuore vedere una tifoseria e una piazza come quella in queste categorie".
Riguardo al Trapani, che ha già centrato l'obiettivo Serie C, ma per il quale la possibilità di salire immediatamente in B appare remota, Perticone ha dichiarato: "La nuova proprietà ha da subito detto di voler fare le cose in grande, lo sta anche dimostrando con i fatti, e spero che trovi presto la giusta strada, perché anche i siciliani meritano ben altre categorie. Sono molto legato alla città, mi sono lasciato benissimo con tutti, e spero davvero di poter vedere presto la squadra in cadetteria".
Serie B: Cittadella e Salernitana
Parlando della Serie B, categoria in cui Perticone ha trascorso gran parte della sua carriera, ha analizzato le situazioni di Cittadella e Salernitana: "Sono due situazioni diverse. Il Citta ha una mentalità costruita negli anni, nelle avversità si esalta e ne sa uscire, alla Salernitana l'ambiente è diverso, ci sono molte più pressioni e una responsabilità nei confronti della maglia che può alle volte complicare ulteriormente le situazioni difficili: c'è però tempo per poter reagire, ma ora devono farlo. Il Cittadella invece, soprattutto poi con le vittorie su Pisa e Juve Stabia, ha ritrovato fiducia e vede ora il bicchiere mezzo pieno. Ha insomma fatto quello switch che manca ai campani".
Alla domanda se il Cittadella possa considerarsi salvo, Perticone ha risposto con cautela: "Ancora no, in Serie B non si deve mai abbassare la guardia, la classifica è corta e ogni sabato è davvero una finale. Serve tenere alta l'attenzione in ogni momento".
Infine, sul Sassuolo e la possibilità che abbia già ipotecato il traguardo stagionale, Perticone è stato lapidario: "Il Sassuolo è di un'altra categoria".
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