La situazione disciplinare della Triestina si fa sempre più complessa, con prospettive potenzialmente preoccupanti sul fronte delle penalizzazioni in classifica. A delineare il quadro attuale è l'avvocato Mattia Grassani, legale che rappresenta il club giuliano nei procedimenti sportivi in corso, il quale rivela scenari più severi di quanto inizialmente ipotizzato.

Il nodo principale riguarda il mancato versamento di IRPEF e contributi INPS entro la scadenza federale del 17 febbraio, una violazione che potrebbe costare cara alla società alabardata. Secondo quanto dichiarato dal legale, applicando la giurisprudenza più recente, emersa in particolare dal caso Taranto, la penalizzazione potrebbe essere addirittura di sei punti, ben oltre i due o quattro inizialmente preventivati.

"Applicando la più recente giurisprudenza, che ha riguardato principalmente il Taranto, i punti potrebbero essere anche sei, alla luce dei principi sanciti dalla Corte Federale d'Appello", spiega Grassani, che tuttavia confida in un'interpretazione più clemente da parte degli organi giudicanti.

Il legale sottolinea come la proprietà americana abbia finora dimostrato solidità finanziaria, immettendo "importantissime risorse nel club, probabilmente in misura maggiore rispetto a ogni altra compagine di terza serie", e risultando "perfettamente adempiente a tutte le scadenze federali" fino all'episodio in questione. Una circostanza che, nelle speranze della difesa, dovrebbe essere tenuta in considerazione per mitigare l'eventuale sanzione.

Riguardo alla regolarizzazione delle posizioni debitorie, Grassani assicura che la situazione è quasi completamente risolta: "È in corso di definizione l'ultima parte del debito IRPEF – quello riguardante gli emolumenti – che, nei prossimi giorni, sarà adempiuto, non essendo consentita la rateizzazione". Per quanto concerne invece "INPS e ritenute IRPEF sugli incentivi all'esodo, le irregolarità sono già state sanate", con relative evidenze già fornite alla Procura Federale FIGC.

L'avvocato ha inoltre ricostruito l'evoluzione della giurisprudenza sportiva in materia: "In tempi non troppo risalenti, per violazioni come quella che ci riguarda, veniva inflitta la penalizzazione di due punti in classifica". Più di recente, invece, "l'approccio degli organi di giustizia sportiva sembrerebbe più severo", sebbene Grassani sottolinei come "dette ultime pronunce riguardano situazioni diverse da quella della Triestina, per cui dovrà essere adottato un altro metro di valutazione".

Non è tuttavia l'unico fronte aperto per il club alabardato. È ancora pendente il ricorso contro il punto di penalizzazione inflitto a inizio stagione. "Siamo in attesa della fissazione dell'udienza da parte del Collegio di Garanzia dello Sport del CONI, che arriverà a breve", ha precisato Grassani, mostrandosi moderatamente ottimista: "Ritengo che sussistano margini apprezzabili per vedere accolte le ragioni del club, conseguenti all'accoglimento del ricorso riguardante il mancato tesseramento di Marco Olivieri che riguardava, nella sostanza, gli stessi fatti".

La Triestina si trova dunque in una fase delicata, in cui le vicende extra-campo potrebbero influenzare significativamente il percorso sportivo della squadra. I tifosi alabardati restano in attesa di sviluppi, sperando che la solidità della proprietà americana e le argomentazioni legali del team difensivo possano limitare l'impatto delle potenziali sanzioni sul cammino della squadra in campionato.

Sezione: Serie C / Data: Gio 06 marzo 2025 alle 16:45
Autore: Redazione Notiziario del Calcio
vedi letture
Print