Nella lotta per la C tra Treviso e Dolomiti un fattore può essere determinante

La Serie D si prepara a un finale di campionato incandescente. Treviso e Dolomiti Bellunesi sono pronte a darsi battaglia per la conquista del primo posto, con sole tre lunghezze di distanza e otto partite ancora da giocare.

Dopo la vittoria per 1-0 sul Campodarsego, il Treviso ha riaperto i giochi, portandosi a -3 dalla capolista Dolomiti Bellunesi, reduce da una sconfitta contro il Villa Valle. Lo scontro diretto, in programma durante la settimana di Pasqua, si preannuncia come un momento decisivo della stagione.

Le due squadre si confrontano con armi diverse. Il Treviso può contare su una rosa più profonda e con maggiore esperienza. L'età media dei biancocelesti si attesta sui 24 anni, contro i 22,2 della Dolomiti Bellunesi. Un fattore che potrebbe fare la differenza nella fase cruciale del campionato.

Mister Carmine Parlato del Treviso deve fare i conti con alcune assenze, su tutte quella di Nunes, squalificato, e gli infortuni di Buratto e Beltrame. Nonostante ciò, la panchina lunga rappresenta un'arma in più: alcuni giocatori sono costretti a rimanere in tribuna per mancanza di spazio.

Sul fronte opposto, la Dolomiti Bellunesi sta risolvendo l'emergenza difensiva con il rientro di Tiozzi e Chiesa. Mancheranno tuttavia pedine importanti come Tardivo e Masut, quest'ultimo squalificato.

Lo scontro diretto sarà probabilmente il crocevia decisivo. Otto partite che decreteranno chi potrà fregiarsi del titolo di campione nel girone, in una volata che si preannuncia ricca di colpi di scena.

Il campo, come sempre, sarà l'unico giudice in grado di emettere un verdetto definitivo. Una sfida che promette spettacolo e adrenalina fino all'ultimo minuto.