L'Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni (AgCom) ha annunciato l'intenzione di ampliare i propri controlli anti-pirateria anche alle piattaforme di e-commerce, dopo aver già potenziato il sistema Piracy Shield con nuove funzionalità rivolte ai motori di ricerca e ai fornitori di servizi VPN.

L'annuncio è arrivato tramite un post pubblicato su LinkedIn dal commissario dell'Autorità, Massimiliano Capitanio, intitolato "Piattaforme di ecommerce e pirateria: c'è un grosso problema, anzi enorme". Nel comunicato, Capitanio ha anticipato che "diretti interessati e Forze dell'ordine riceveranno a breve una segnalazione dettagliata".

Secondo quanto denunciato dal commissario, sui siti di e-commerce è possibile facilmente acquistare abbonamenti pirata a servizi di pay-tv e streaming: "Basta digitare parole chiave come 'abbonamento calcio' o 'streaming cinema' per trovare diversi venditori che garantiscono l'accesso alle più svariate pay tv di tutto il mondo", ha scritto Capitanio nel suo post, ricordando anche che simili comportamenti espongono gli utenti a "una multa da 5.000 euro in base alla legge 93/2023".

Il commissario ha spiegato il meccanismo: "Una volta fatta la transazione (in questo modo si cedono i propri dati ai criminali), il venditore ti invia username e password in modo così immediato, che l'utente è quasi portato a credere che si tratti di un'alternativa legale all'acquisto sui siti ufficiali del titolare dei diritti".

Capitanio ha puntato il dito contro le piattaforme di e-commerce, sottolineando che è "il mancato rispetto delle regole da parte della piattaforma di e-commerce a consentire una così ampia e facile diffusione di contenuti pirata". Il commissario ha ricordato che il Regolamento sui servizi digitali (DSA) impone ai marketplace di "compiere il massimo sforzo possibile per valutare se i venditori offrono servizi conformi alle norme applicabili del diritto dell'Unione, compreso il copyright".

Nel suo post, Capitanio ha anche descritto una pratica ingannevole utilizzata dai venditori: "In questo caso, addirittura, il venditore ha creato un sistema per simulare la spedizione di un prodotto fisico partito dalla Cina, atterrato a Malpensa, trasferito a Bari e mai consegnato: tanto era sufficiente consegnare le credenziali all'acquirente".

Il commissario ha concluso ricordando che le grandi piattaforme di e-commerce con oltre 45 milioni di utenti mensili nell'UE "devono anche identificare, analizzare e valutare i rischi sistemici di diffusione di contenuti illegali, tra cui rientrano ovviamente i contenuti pirata". Capitanio ha affermato che "AGCOM, per quanto in suo potere anche in qualità di DSC, sta facendo di tutto per vigilare sui grandi player internazionali" e ha esortato la Commissione europea a "fare il possibile per agire tempestivamente e far sì che, almeno in Europa, le big tech rispettino le regole".

Sezione: Attualità / Data: Mar 04 marzo 2025 alle 10:45
Autore: Anna Laura Giannini
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