Il Siracusa ieri ha rifilato cinque reti all’Akragas, e continua la sua marcia in testa alla classifica, distanziando Reggina e Vibonese, e mantenendo inalterato il distacco di tre punti con la Scafatese. Questa l'analisi in sala stampa del tecnico Marco Turati.

Mister un approccio partito bene. Subito all’inizio una traversa, tre occasioni nel giro di pochi minuti, quindi una partita quasi perfetta. Possiamo dirlo?
"Sicuramente sapevamo che dopo la vittoria con la Scafatese non potevamo permetterci rilassamenti, dovevamo continuare sulla stessa riga. Abbiamo cercato di prendere in mano la gara, e devo dire che i miei ragazzi hanno risposto bene. Una squadra consapevole, matura, che sa quello che vuole e sono molto soddisfatto”.

Troppa la differenza tra le due squadre o troppo spietato il Siracusa, perché non vi siete fermati neanche quando già il vantaggio era ampio?
"Non volevo distrazioni, ho battuto forte tutta la settimana su questo. Ma avete visto, forse fino al novantacinquesimo ho cercato di mantenere l'attenzione alta perché secondo me le grandi squadre si costruiscono così: una grandissima attenzione con un grandissimo carattere. Per fare questo ci dobbiamo abituare a farlo per tutto l’arco delle partite. La mia era una squadra che all'inizio dell'anno giocava per 60 minuti, ora gioca fino al triplice fischio dell’arbitro. Sono veramente contento perché finalmente abbiamo fatto una partita dal primo al novantacinquesimo a spingere forte”.

Il principale avversario del Siracusa, paradossalmente è il Siracusa stesso? Nel senso che come ha detto lei nella crescita della maturazione sta venendo fuori il vero volto della tua squadra? Certi difetti si vedono sempre meno.
”Come dire, la squadra li sta superando, e diciamo che può e deve migliorare. Potevamo avere una mentalità da calciatori diversi che non si accontentano di sconti. Abbiamo il difetto di non essere spietati, spesso negli ultimi 16 metri, perché creiamo tanto e realizziamo poco. Mi sono battuto molto con i miei ragazzi perché una squadra come la nostra negli ultimi 16 metri deve sicuramente fare bene. Comunque, devo dire che nelle ultime tre gare abbiamo continuato a spingere e a creare. Questa crescita la dovevamo fare e dobbiamo continuare a farla, ma non dobbiamo mai rilassarci perché gli avversari sono veramente tosti ed il cammino è ancora lungo”.  

Sezione: Serie D / Data: Lun 02 dicembre 2024 alle 15:00 / Fonte: A cura dell'inviato Pippo Franzò
Autore: Massimo Poerio
vedi letture
Print