L'Audace Cerignola conferma la sua incredibile vocazione esterna espugnando anche il difficile campo della Cavese con un convincente 0-2 che porta le firme di D'Andrea e Capomaggio. Una prestazione autoritaria quella degli ofantini che, pur presentandosi all'appuntamento con alcune assenze di peso, hanno saputo interpretare al meglio una sfida che si preannunciava insidiosa, contro un avversario sostenuto dal calore del proprio pubblico.

Le scelte iniziali

Nonostante le pesanti assenze di Martinelli, Bianchini e Salvemini, mister Raffaele non rinuncia alle proprie convinzioni tattiche e si affida dal primo minuto alla coppia offensiva composta da Cuppone e D'Andrea, lasciando inizialmente in panchina Achik. A centrocampo, si rivede Sainz-Maza schierato da mezzala sinistra, mentre in difesa trova spazio Gonnelli insieme a Romano e Visentin.

Sul fronte opposto, Maiuri (squalificato e sostituito in panchina dal vice Scotto) risponde a specchio con il modulo: assente Fella, il peso dell'attacco viene affidato a Verde, supportato da un elemento di qualità come Chiricò.

Primo tempo: equilibrio e vantaggio ospite

L'avvio di gara è promettente per i padroni di casa, che dopo neanche due minuti si rendono pericolosi con un colpo di testa di Saio, neutralizzato da un attento Greco che blocca la sfera nei pressi della linea di porta.

Con il passare dei minuti, però, è l'Audace a prendere progressivamente in mano le redini del gioco. Al 17', su un traversone dalla fascia destra, Volpe stacca di testa mandando il pallone a sfiorare il palo alla destra del portiere locale.

La formazione pugliese cresce e, dopo non aver sfruttato un paio di ripartenze potenzialmente pericolose, trova il meritato vantaggio al 28': Tascone recupera palla sulla trequarti e serve Sainz-Maza, che lascia partire una conclusione potente su cui Lamberti non è impeccabile. Sulla respinta si avventa D'Andrea, lesto a depositare in rete per il suo primo gol dal ritorno in maglia gialloblù (l'altra marcatura era stata annullata a seguito dell'esclusione della Turris dal campionato).

Nonostante il controllo della gara da parte degli ospiti, la Cavese sfiora il pareggio al 40': su un rimpallo favorevole, Vitale calcia a botta sicura trovando però l'intervento provvidenziale di Visentin, che si immola salvando la propria porta. Sul finire della prima frazione, sugli sviluppi di un calcio d'angolo, Capomaggio tenta l'incornata in tuffo, ma il suo tentativo è troppo debole e finisce comodamente tra le braccia di Lamberti.

Ripresa: sofferenza e raddoppio decisivo

Il secondo tempo si apre con una punizione telefonata di Chiricò, facilmente neutralizzata dalla difesa ospite. I padroni di casa mantengono maggiormente il possesso palla, cercando il varco giusto per impensierire la retroguardia avversaria.

Con il passare dei minuti cominciano le mosse dalla panchina: Sorrentino è la carta offensiva giocata dai campani, mentre Raffaele risponde inserendo Santarcangelo e Nicolao al posto di D'Andrea e Volpe.

La temperatura agonistica del match si alza, con frequenti interruzioni e l'arbitro costretto più volte a intervenire per placare alcuni momenti di tensione. Il Cerignola attraversa una fase di relativa sofferenza, ma senza concedere occasioni realmente pericolose agli avversari.

La svolta della partita arriva con l'ingresso di McJannet, che si rivela immediatamente decisivo: l'irlandese recupera palla e serve Cuppone, sulla cui conclusione Lamberti compie un intervento prodigioso. Santarcangelo, nel tentativo di ribadire in rete, colpisce il palo, ma il pallone giunge a Tascone che lo appoggia a Capomaggio. L'argentino, con una giocata di classe cristallina, penetra in area, evita un avversario con una finta d'autore e conclude con uno scavetto nell'angolino opposto, firmando il sesto centro personale in campionato e consolidando una prestazione ancora una volta sontuosa (73').

Il raddoppio è un colpo durissimo per i blufoncé che, tuttavia, tentano di riaprire la partita con un tiro dalla distanza di Rossi, su cui Greco si distende con efficacia. All'87' il neoentrato Achik (subentrato poco prima insieme a Ligi) serve Santarcangelo, ma l'attaccante è ancora sfortunato: dopo la respinta di Lamberti sul suo primo tentativo, centra un altro legno, il secondo personale della giornata.

Nei sei minuti di recupero non accade più nulla di significativo e l'Audace Cerignola può festeggiare un successo di straordinaria importanza per le proprie ambizioni.

Classifica e prospettive

Con questa vittoria, la formazione pugliese sale a quota 64 punti e attende con fiducia l'esito dello scontro tra Catania e Avellino, consapevole che la corsa per la promozione diretta in Serie B resta più viva che mai.

Domenica prossima, al "Monterisi", è in programma un big match di altissima classifica: l'avversario sarà il Benevento, reduce dal turno di riposo. Un appuntamento cruciale che gli uomini di Raffaele dovranno affrontare senza gli squalificati Visentin e Coccia, nella terzultima giornata della regular season.

L'Audace conferma così il proprio straordinario rendimento esterno, dimostrando ancora una volta di avere tutti i requisiti tecnici, tattici e caratteriali per ambire al salto di categoria.

Sezione: Serie C / Data: Dom 06 aprile 2025 alle 18:20
Autore: Redazione Notiziario del Calcio / Twitter: @NotiziarioC
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