Una storia che si intreccia indissolubilmente con quella di una comunità intera. Oreste Bamonte, presidente e patron della Giana Erminio, riceve le Chiavi della Città in una cerimonia carica di significato, svoltasi prima della gara di Coppa Italia Serie C tra Giana Erminio e Rimini.

Un viaggio iniziato negli anni '50

Tutto ha origine a Battipaglia, quando Bamonte decide di lasciare la sua terra natale per fondare a Gorgonzola un caseificio che diventerà un punto di riferimento. Nel 1985 la svolta: l'ingresso nel mondo del calcio rilevando l'Erminio Giana, squadra che porta il nome di un giovane cittadino caduto durante la Prima Guerra Mondiale.

Quarant'anni di presidenza: un percorso straordinario

Il 30 marzo 1985 segna l'inizio di un'avventura destinata a cambiare le sorti del calcio locale. Dalla Prima Categoria fino alla Promozione, dall'Eccellenza fino all'approdo in Lega Pro nel 2014, Bamonte ha scritto pagine indelebili nella storia sportiva di Gorgonzola.

Un impegno che va oltre il campo

La vera rivoluzione di Bamonte non è solo sportiva. A proprie spese, ha completamente riammodernato lo stadio comunale, costruendo la Tribuna Sud da duemila posti e la Tribuna Est da ottocento. Un investimento che ha trasformato l'impianto in un patrimonio cittadino, ribattezzandolo significativamente "Città di Gorgonzola".

Le motivazioni della consegna

Le Chiavi della Città raccontano di un uomo che ha saputo incarnare valori profondi: passione, impegno, condivisione. Un "tifoso appassionato e imprenditore illuminato" capace di fare del calcio un luogo di incontro e crescita per atleti e famiglie.

Un sogno che diventa realtà

La finale di Coppa Italia Serie C è la dimostrazione concreta che i sogni possono realizzarsi. Grazie a una visione fondata su lavoro e programmazione, Bamonte ha trasformato una piccola realtà sportiva in un esempio di eccellenza.

Sezione: Serie C / Data: Mer 26 marzo 2025 alle 13:15
Autore: Redazione Notiziario del Calcio / Twitter: @NotiziarioC
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