Il Siracusa è pronto ad affrontare la prima gara di Coppa Italia al “Nicola De Simone “oggi contro la Sancataldese per la nuova stagione 2024-25. Marco Turati, nuovo tecnico azzurro (ex giocatore del Siracusa dal 2016 al 2019), si presenta per la prima volta in sala stampa come allenatore del Siracusa per rispondere alle domande dei giornalisti.

Dopo 25 giorni di ritiro a Moccone, a ridosso da Camigliatello silano, il Siracusa domani inizia a giocare per i tre punti per la prima gara di Coppa Italia. Come sta la squadra?

Devo dire che quasi tutti i ragazzi, anche dal punto di vista fisico, hanno raggiunto un'ottima condizione, da oggi si inizia a fare seriamente; quindi, sarà un banco di prova per valutare il lavoro svolto. La Coppa Italia è una competizione ufficiale. La società, in primis il nostro Presidente Ricci, ci tiene tantissimo ad iniziare bene la stagione 24 25 e quindi vogliamo chiaramente onorare sia la Coppa Italia e soprattutto la partita di domani pomeriggio, perché sarà la prima giocata dentro casa davanti al nostro pubblico.

Dal punto di vista dell'integrazione direi abbastanza bene, fino a questo momento. Chiaramente ci sono ragazzi che sin dal primo giorno si sono integrati subito, e ci sono ragazzi che sono arrivati dopo 15 giorni, altri la settimana scorsa; quindi, c'è qualcuno che è un po’ più indietro rispetto agli altri. Siamo stati anche sfortunati, abbiamo subito due infortuni importanti di due ragazzi. Già da qualche settimana abbiamo raggiunto una buona condizione. Devo dire che sono molto contento di questo, perché io alla mia squadra chiedo tanto sacrificio. Deve essere sicuramente una squadra che deve fare sacrifici, e sudore con voglia di mettersi a disposizione, perché questo aiuta a migliorare la condizione. E da questo punto di vista sono molto contento. Chiaramente manca ancora qualcosina ai carichi di lavoro fatti, però, come dicevo, sicuramente fra 15 giorni ci faremo trovare pronti per la prima di campionato.

La squadra va bene così oppure occorre qualche piccolo tassello ancora sia under che over per essere completa?

Si, qualche piccolo tassello under ci vorrebbe, e forse un altro giocatore over, ma se non dovesse arrivare nessuno, siamo a posto ugualmente. Poi se il nostro Presidente vorrà fare ancora qualche altra operazione in entrata, saremo ancora più felici.

In questa squadra ci sarà un leader, come lo eri tu quando giocavi nel Siracusa?

 Guarda, una bella domanda. Io il primo giorno, la prima riunione fatta qui, ho chiesto a tutta la squadra di essere tutti leader. Perché nel calcio ci sono i leader silenziosi, che sono quelli magari che sono molto più forti degli gli altri, poi ci sono altri leader che invece parlano sempre e danno una mano magari al compagno vicino di ruolo. Io ho chiesto di essere tutti i leader perché voglio una partecipazione costante da parte di tutti. Poi chiaramente ci sono calciatori che hanno magari una personalità diversa dai soliti, perché un po’ più grandi, magari sono qua da un po’ più anni come Maggio, Sarao, Acquadro, Marco Palermo che qui ha fatto la storia, insomma, loro chiaramente hanno una personalità diversa, però per me è importante che tutti diventino leader di questa squadra. Ho fatto cinque anni il collaboratore (con Italiano allo Spezia e alla Fiorentina) ad alti livelli, e ora chiaramente ritornare qui a fare l'allenatore per me è una gioia immensa. Poi è chiaro che da calciatore è un'altra cosa, io qui l'ho vissuta benissimo, spero vivamente di rivivere le stesse emozioni anche da allenatore.

Sezione: Serie D / Data: Dom 25 agosto 2024 alle 08:04
Autore: Pippo Franzò
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