L'Aquila, Bernardini: «Dobbiamo chiedere scusa a tutta la città»

L’Aquila non è andata oltre lo 0-0 casalingo contro il Roma City e in conferenza stampa post partita non si è presentato come al solito mister Massimo Epifani ma l’Amministratore Simone Bernardini:

“Dobbiamo chiedere scusa a tutta la città, perchè al netto di tutti gli errori che potrebbero esserci stati L’Aquila non può essere questa vista oggi, quindi dobbiamo chiedere scusa, testa bassa, pedalare, massima umiltà, perchè comunque ci sono difficoltà oggettive che non possiamo far finta che non ci siano. Non mi addentro in situazioni tecniche, poi magari parleremo con lo staff e con l’allenatore in separata sede, ci sono però delle cose che chiaramente non funzionano, perchè le squadre di Massimo Epifani non sono queste; c’è qualcosa che non funziona oggettivamente parlando, io in primis perchè non voglio scaricare la croce addosso ai ragazzi, quando le cose non funzionano ci sono sicuramente anche delle problematiche societarie, gestionali, perchè questa è una società complessa, non semplice da gestire. Detto questo però chiaramente dobbiamo cercare di responsabilizzarli e fargli capire che non possiamo essere questi, ognuno di noi ha un curriculum e una storia, i nostri giocatori non possono fare queste prestazioni a livello individuale; il Roma City ci ha messo sotto in maniera importante, è una squadra forte, questo è un campionato veramente difficile e se l’ambiente L’Aquila non lo capisce ci si fa male; L’Aquila deve fare qualche cosa in più, innanzitutto per rispetto di tutte le persone che si impegnano tutti i giorni, tutti i dirigenti, tutti i collaboratori e tutti gli sponsor, e noi per rispetto loro dobbiamo assolutamente fare qualche cosa in più. Noi adesso dobbiamo assolutamente ricompattarci velocissimamente, lavorare in maniera seria, dura, perchè abbiamo tante cose che dobbiamo aggiustare. Io credo che oggi la linea di difesa abbia retto bene, credo che Michielin ci abbia salvato la partita, è stato bravissimo, però quando abbiamo il pallone tra i piedi pare che scotta, abbiamo poca personalità e questa è una cosa che non può essere perchè abbiamo giocatori che hanno fatto la serie B, la serie A o comunque i protagonisti in serie C e in serie D, e quindi non può capitare questo.”