Atletico Ascoli, Mazzarani: Dopo la B a Terni avevo voglia di giocare. Domenica gara complicata

Sta vivendo un buon momento l'ultimo arrivato in casa Atletico Ascoli, Francesco Mazzari. Il difensore bianconero si è concesso per una corposa intervista.

Queste le sue parole: "Sono arrivato in corsa, i primi giorni di ottobre, ma sin da subito si è creata una perfetta alchimia sia con la società che con i compagni. Una società ambiziosa, organizzata e che mi ha fatto sentire a casa riuscendo a costruire un clima familiare. I compagni sono tutti dei bravissimi ragazzi oltre che dei giocatori forti. Sono sicuro che potremmo toglierci delle belle soddisfazioni.

Ho accettato subito l'offerta dell'Atletico perché avevo voglia di giocare dopo che lo scorso anno in Serie B a Terni avevo fatto pochissime partite. Poi ho visto l'ambizione del Direttore Marzetti e del presidente che mi hanno trasmesso carica e fiducia su quello che poteva essere questa stagione.

Dopo l'infortunio con la Vigor Senigallia ora sto bene, sono contento di essere rientrato con il Tivoli e di aver dato una mano ai miei compagni a vincere la partita con l'assist per il secondo gol. Ora sono recuperato al 100% e con la testa già alla trasferta di Avezzano.

L'impatto di mister Seccardini sulla squadra è stato molto positivo, i risultati parlano da soli. Appena arrivato ha cercato di improntare i suoi principi e in entrambe le partite questi sono emersi. Volevo anche ringraziare mister Pirozzi per il suo lavoro e la sua professionalità, se sono qui è anche grazie a lui.

Domenica mi aspetto una partita complicata, contro una squadra forte e ben strutturata che ambisce alle prima posizioni. Sarà una partita difficile come tutte del resto. Questo è un girone dove non ci sono partite scontate, noi cercheremo di prepararla nel migliore dei modi sperando di fare prima di tutto la prestazione perché il risultato ne è una conseguenza.

Vengo da una famiglia di calciatori. Io e i miei fratelli siamo molto legati, ci sentiamo spesso anche se è difficile vedersi stando in città diverse. Quando sono finite le partite ne parliamo e le commentiamo. Il più grande ora ha smesso e fa l'allenatore e mi dà anche qualche consiglio tattico. Devo ringraziarli perché, avendo io qualche anno in meno, ho iniziato guardando loro. La passione e l'amore per questo sport lo devo a loro".