Una vicenda ai limiti del surreale ha caratterizzato la 25esima giornata del campionato bulgaro. L'Arda Kardzhali, prima della partita contro il Levski Sofia, ha osservato un minuto di silenzio per commemorare Petko Ganchev, ex attaccante del club ritenuto deceduto nelle ore precedenti l'incontro.

L'incredibile verità è emersa solo all'intervallo della partita, quando alcune persone vicine alla società hanno fatto notare ai dirigenti che Ganchev era in realtà vivo e in perfetta salute. Un equivoco clamoroso che ha generato momenti di autentico sconcerto.

Ganchev, autore di oltre 120 reti con la maglia dell'Arda e figura storica del club, era ignaro di quanto stesse accadendo. La notizia della sua presunta morte era però già circolata, arrivando persino alla moglie. "La tv ha detto che eri morto. Non riuscivo a capire cosa mi stesse dicendo e cosa fosse successo", avrebbe riferito in lacrime la donna al marito, quando quest'ultimo è rientrato a casa.

Per l'ex calciatore è stato un momento di profonda incredulità quando ha realizzato l'entità dell'errore commesso dalla sua ex squadra.

Di fronte all'evidenza, la dirigenza dell'Arda Kardzhali non ha potuto far altro che pubblicare un comunicato ufficiale sui propri canali social per scusarsi dell'accaduto: "La dirigenza del PFC Arda desidera scusarsi profondamente con l'ex giocatore del club Petko Ganchev e la sua famiglia dopo aver ricevuto informazioni errate sulla sua morte. Auguriamo a Petko Ganchev molti anni di salute e di vedere i successi dell'Arda".

Un messaggio che, sebbene formale, lascia trasparire l'imbarazzo per un incidente senza precedenti nella storia recente del calcio bulgaro, destinato a rimanere negli annali delle gaffe sportive più eclatanti.

Sezione: Attualità / Data: Mar 18 marzo 2025 alle 07:45
Autore: Luigi Redaelli
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