Un episodio che ha fatto trattenere il fiato a tutti i presenti si è verificato domenica mattina sul campo sportivo di Bresseo di Teolo, durante un incontro del campionato Allievi tra Thermal Teolo e USMA. Un giovane calciatore di 16 anni è collassato in seguito a un violento scontro di gioco, richiedendo l'intervento immediato con defibrillatore e scatenando momenti di profonda apprensione tra compagni, avversari e spettatori.

L'incidente è avvenuto al decimo minuto del secondo tempo, quando due ragazzi sono saltati contemporaneamente per contendersi un pallone alto. L'impatto tra i due è stato particolarmente duro: lo zigomo del giocatore dell'USMA ha colpito con forza la tempia dell'avversario del Thermal. Dopo il violento urto, il giovane del Thermal ha mostrato immediatamente segni di instabilità, barcollando per qualche istante prima di crollare a terra.

L'arbitro ha prontamente interrotto il gioco, chiamando a gran voce i dirigenti e segnalando la necessità di soccorsi immediati. Inizialmente, il ragazzo sembrava essersi ripreso una volta raggiunta la panchina, tanto da voler rientrare sul terreno di gioco. Tuttavia, questa ripresa è stata solo temporanea: dopo appena trenta secondi dal suo ritorno in campo, il sedicenne si è nuovamente accasciato, questa volta perdendo completamente conoscenza.

Il panico ha rapidamente preso il sopravvento tra i presenti. L'allenatore del Thermal, Andrea Biasiolo, ha successivamente paragonato la scena a quelle drammatiche situazioni viste in televisione, come l'arresto cardiaco occorso al calciatore Bove della Fiorentina.

La risposta dei presenti è stata immediata. Dirigenti e allenatori si sono precipitati verso il giovane caduto a terra. Tra loro, un ruolo fondamentale è stato svolto da Luca Antonello, dirigente dell'USMA, che ha mantenuto immobilizzata la testa del ragazzo per prevenire potenziali movimenti pericolosi. Il sedicenne presentava inizialmente un respiro affannoso, per poi perdere completamente conoscenza.

In quella che è apparsa come una corsa contro il tempo, è stato rapidamente portato in campo il defibrillatore. Antonello ha applicato gli elettrodi sul torace del giovane, mentre il dispositivo analizzava i parametri vitali. Sebbene il defibrillatore non abbia rilevato la necessità di somministrare una scarica, il monitoraggio è proseguito costantemente. Nel frattempo, in un gesto di straordinaria solidarietà, i compagni di squadra hanno formato un cerchio protettivo attorno al ragazzo. In quel momento, ogni rivalità sportiva è svanita, lasciando spazio solo alla preoccupazione per la vita di un giovane in pericolo.

L'ambulanza, chiamata immediatamente dalla dirigenza del Thermal, è giunta sul posto dopo venti minuti che sono sembrati interminabili a tutti i presenti. Il giovane calciatore è stato trasportato in ospedale con una diagnosi di trauma cranico ed è rimasto sotto osservazione medica per dodici ore. Il sollievo è arrivato solo successivamente, quando è stata comunicata la notizia più attesa: il ragazzo era fuori pericolo.

Le reazioni a quanto accaduto non si sono fatte attendere. La madre del giovane, accorsa sul campo in pochi minuti dopo essere stata avvisata, ha espresso profonda gratitudine verso tutti coloro che sono intervenuti: "Siete stati eccezionali, avete fatto davvero la differenza. È stato un vero incubo, ma per fortuna si è concluso con un lieto fine".

Il presidente dell'USMA, Giampaolo Peccolo, ha colto l'occasione per sottolineare l'importanza della preparazione e del senso di responsabilità: "Questa è la vera essenza del nostro club. Non gli episodi spiacevoli delle scorse settimane, ma la prontezza di chi, come Luca Antonello, ha saputo agire nel momento decisivo. La vita si può perdere in un secondo".

Anche Biasiolo ha voluto evidenziare come la collaborazione tra tutti i presenti sia stata determinante: "Un ringraziamento va al dirigente dell'USMA, ma anche ai ragazzi del frisbee che conoscevano il funzionamento del defibrillatore e ci hanno supportato. È stato un colpo terribile per tutti noi, ma il sollievo finale è stato altrettanto enorme".

Quella di domenica non è stata semplicemente una partita di calcio giovanile. Si è trasformata in una potente lezione di umanità, prontezza d'intervento e rispetto reciproco. E, forse per la prima volta nella stagione, il risultato sportivo è passato veramente in secondo piano rispetto al valore della vita.

Sezione: Altre news / Data: Lun 24 marzo 2025 alle 11:55
Autore: Redazione Notiziario del Calcio / Twitter: @NotiziarioC
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