Una svolta significativa è emersa nel processo riguardante la morte di Denis Bergamini, ex calciatore del Cosenza, avvenuta nel 1989. Secondo quanto riportato da Sportmediaset, i pubblici ministeri hanno richiesto una condanna a 23 anni di reclusione per Isabella Internò, ex fidanzata di Bergamini e unica imputata nel caso.

Internò è sotto processo dal 2021 con l'accusa di omicidio volontario in concorso con ignoti, aggravato da premeditazione, motivi abietti e futili, e sevizie. La Procura di Castrovillari, rappresentata dal procuratore Alessandro D'Alessio e dal PM Luca Primicerio, sostiene che Bergamini sia stato asfissiato con una sciarpa o un sacchetto da due persone, per poi essere posizionato sulla statale 106 a Roseto Capo Spulico, dove un camion lo ha investito.

Durante l'udienza di ieri, il PM Primicerio ha citato i risultati degli esami medico-legali effettuati nel 2017, che indicano come causa della morte un'asfissia meccanica violenta, avvenuta prima dell'impatto con il camion. Questo contraddice le versioni fornite da Internò e dal conducente del camion, Raffaele Pisano.

"Tutti gli esami dei periti parlano di compatibilità del corpo di Bergamini con asfissia da compressione con un mezzo soft", ha dichiarato Primicerio, escludendo l'ipotesi del suicidio avanzata dall'ex fidanzata.

Gli inquirenti ipotizzano un delitto passionale. La sentenza della Corte d'Assise, presieduta da Paola Lucente, è prevista per il 1° ottobre. All'udienza erano presenti la sorella di Bergamini, Donata, accompagnata dai suoi legali.

Questa richiesta di condanna rappresenta un momento cruciale in un caso che ha attirato l'attenzione pubblica per oltre tre decenni, promettendo potenzialmente di portare giustizia alla famiglia Bergamini dopo anni di incertezze e indagini.

Sezione: Attualità / Data: Ven 20 settembre 2024 alle 21:45
Autore: Alessandra Galbussera
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