La Reggina conquista tre punti di platino sul difficile campo del Paternò, imponendosi per 1-0 grazie alla prima rete stagionale di Adejo, arrivata intorno al sessantesimo minuto. Un incontro tutt'altro che semplice, caratterizzato da grande intensità agonistica, in cui gli amaranto hanno saputo soffrire e colpire nel momento opportuno, portando a casa un successo fondamentale nella corsa di vertice, soprattutto considerando i contemporanei risultati positivi di Siracusa, Scafatese e Sambiase.

Una battaglia tattica nel primo tempo

L'incontro si è rivelato fin dalle prime battute estremamente complesso, forse anche più del previsto per gli uomini di mister Trocini. Il Paternò, formazione particolarmente ostica tra le mura amiche dove vanta risultati da zona playoff, ha impostato la partita su ritmi elevati e continui duelli fisici, incarnando perfettamente lo spirito delle squadre più competitive della Serie D.

I siciliani hanno adottato una strategia chiara: innervosire gli avversari, giocare spesso al limite del cartellino giallo (che l'arbitro in alcune circostanze avrebbe potuto estrarre con maggiore generosità), sfruttare ogni occasione per spezzettare il gioco e, soprattutto, mantenere un assetto difensivo estremamente compatto, creando densità nella zona nevralgica del campo.

Questa tattica ha pagato dividendi, mettendo in seria difficoltà la compagine calabrese, che ha faticato enormemente sia nelle fasi di costruzione della manovra sia nella ricerca della conclusione negli ultimi sedici metri. La Reggina, pur mantenendo il possesso palla, non è riuscita a trovare gli spazi necessari per innescare i propri attaccanti, apparendo meno brillante rispetto alle ultime uscite.

Ma la vera sorpresa è stata la capacità offensiva del Paternò, che nonostante l'atteggiamento prevalentemente difensivo, ha saputo creare la più nitida occasione dell'intero primo tempo: da un calcio piazzato, dopo una mischia in area, Viglianisi si è ritrovato il pallone sui piedi in posizione favorevolissima, quasi un rigore in movimento, e la sua conclusione piazzata si è stampata sulla traversa, facendo tremare i calabresi. Un episodio che ha confermato come i siciliani, pur disponendo molti uomini a protezione della propria porta, sapessero rendersi pericolosi in fase offensiva, mettendo in apprensione un avversario meno brillante del solito.

L'episodio decisivo e la gestione del vantaggio

Con il passare dei minuti, la sensazione prevalente era che solo un episodio avrebbe potuto sbloccare una partita che sembrava ormai destinata a concludersi a reti inviolate, esattamente come nei piani dei padroni di casa.

E l'episodio, quasi come una fiammata improvvisa in una partita bloccata, è arrivato puntualmente al sessantesimo minuto. Calcio d'angolo dalla destra per la Reggina, pallone che viene deviato sul primo palo da Adejo: un tocco leggero ma quanto basta per indirizzare la sfera in rete e regalare il vantaggio agli amaranto. Per il difensore, si tratta della prima marcatura stagionale, arrivata nel momento più opportuno.

Proprio quando la contesa sembrava destinata allo stallo – situazione ideale per il Paternò – gli ospiti hanno trovato una rete pesantissima, in un campo tradizionalmente ostico e in una fase dell'incontro particolarmente complicata. La realizzazione ha naturalmente modificato il copione del match: la strategia dei siciliani, efficace fino a quel momento, è stata completamente stravolta, costringendo i padroni di casa a esporsi maggiormente per cercare il pareggio.

Questo cambiamento tattico ha messo in difficoltà il Paternò, poco abituato a dover forzare la manovra, mentre la Reggina ha gestito con relativa tranquillità gli assalti avversari, mantenendo compattezza difensiva e ripartendo quando possibile. Gli amaranto hanno addirittura sfiorato il raddoppio con Barillà, il cui colpo di testa si è infranto sulla traversa, secondo legno colpito nel corso della partita.

Nel finale, nonostante l'arrembaggio disperato dei padroni di casa e qualche intervento al limite del regolamento, non si sono registrate particolari emozioni. Il forcing del Paternò, più determinato dalla necessità che supportato da lucidità tattica, non ha prodotto reali occasioni da rete, permettendo alla Reggina di difendere con ordine il prezioso vantaggio fino al triplice fischio.

PATERNÒ-REGGINA 0-1
Marcatori: 57’ Adejo

PATERNÒ (3-5-2): Tosoni; Marino (74’ D’Alessio), Porcaro, Pappalardo; Sinatra (62’ Panarello), Viglianisi, Francia (86' Floridia), C. Greco (58’ Di Francesco), Asero; Retucci (58’ Farinhas), Guido. A disposizione: Mileto, M. Greco, Bertella, Miggiano. All. Catalano
REGGINA (4-3-3): Lagonigro; Vesprini, Adejo, Girasole, Cham; Porcino (88' Forciniti), Laaribi, Barilla (82' Dall’Oglio,); Renelus (64’ Grillo), Barranco (77’ De Felice), Ragusa (87' Capomaggio). A disposizione: Martinez, Curiale, Ndoye, Perri. All. Trocini
Arbitro: Lorenzo Massari di Torino. Assistenti: Stefan Nikolic di Merano, Paulo Ndoja di Bassano del Grappa
Note: ammonitoTrocini Ammoniti: Retucci, Vesprini, Porcino, Lagonigro, Porcaro,  Recupero: 2’pt, 7'st  Spettatori: non comunicato

Sezione: Serie D / Data: Dom 02 marzo 2025 alle 18:45
Autore: Redazione Notiziario del Calcio / Twitter: @NotiziarioC
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