Dopo 4 punti nelle ultime due partite, David Di Michele si ritrova a commentare una Turris caduta di nuovo nel baratro: “Se non riusciamo a fare gol, diventa poi difficile vincerle, ma soprattutto recuperarle. Se vai sotto di due gol in una frazione di tempo in cui hai dominato, gli altri giustamente alla prima occasione ti fanno gol. Dobbiamo fare tutti qualcosa in più, essere più cinici e pratici, aspetti che ci sono venuti a mancare e che invece gli altri hanno. Perchè gli altri fanno molto più di noi? Non siamo da meno rispetto agli altri, ma ci viene a mancare quella cattiveria agonistica che oggi per noi è fondamentale. Tranne il primo, in cui Tito ha fatto un eurogol, sugli altri due ci sono degli errori che fanno indirizzare la partita in una certa direzione ed è poi difficile riprenderla. La classifica? È sicuramente diversa rispetto a quella delle cinque del pomeriggio, purtroppo ci sta il fatto che ti possa trovare lì perché le altre vincono e tu no. È un campanello d’allarme, ma non deve essere un crocevia perché altrimenti non ne usciremo mai da questa situazione. Con una partita persa stai lì sotto, con una vinta ti puoi tirare fuori. In questo momento dobbiamo essere realisti, stiamo in quella posizione, dobbiamo rimboccarci le maniche, lavorare e dare tutti quanti qualcosa in più”.
Il trainer corallino ha aggiunto: “Ero molto fiducioso prima della partita, la squadra ha fatto quello che doveva fare, poi però quando sbagli due gol evidenti sotto porta, ripetiamo la partita con l’Andria, solo che con l’Andria ti è andata bene e hai pareggiato, con l’Avellino che ha dei giocatori importanti va diversamente perché l’ha risolta Tito con due grandi gol. Dobbiamo metterci sotto tutti quanti, in primis io allenatore con il mio staff insieme ai giocatori, fare gruppo ed essere compatti. Oggi l’unica cosa che si può dire al pubblico è chiedere scusa per la situazione, per la classifica, per il risultato. La prestazione non è stata né elevatissima né bruttissima. Dobbiamo però restare tutti uniti. Giustamente alla fine si fischia, ma dal primo all’ultimo minuto non è mai venuto a mancare l’apporto e questo è significativo. Dobbiamo portare rispetto a chi fuori viene deluso da un risultato che è pesante, perché questo tre a uno non c’era, però il calcio è fatto anche di questo. Chiediamo scusa e speriamo di rifarci già domenica prossima”.
Sull'ingresso di Giannone e sul cambio modulo: “Nella ripresa ho cambiato modulo per mettere un attaccante, Giannone, per cercare di fare gol, visto che stavamo perdendo. Giannone è un giocatore importante, ma quando non gioca è un problema, quando gioca è un problema… dobbiamo trovare un accordo. Giannone è un giocatore importante, però in questo momento deve dare ancora di più a questa squadra. Ma non solo Giannone, lo stesso vale per tanti altri, vale per Haoudi che deve migliorare tanto e come lui tanti altri. Dobbiamo dare tutti qualcosa in più, in primis io. Da questa situazione non ci possono tirare fuori i ragazzini, sono quelli più esperti che devono trascinare quelli più giovani, poi toccherà anche ai giovani trascinare perchè è giusto che anche loro capiscano che giocano in un campionato professionistico e devono dare molto di più. I ragazzi devono fare quello che ha fatto oggi Maniero. Se lo avessi tolto, sarebbe stato giusto mandarmi via. È stato uno dei pochi che ha dimostrato di avere il diavolo in corpo e noi dobbiamo dimostrare di averlo tutti, soprattutto chi subentra. Ai ragazzi che dicono di giocare poco, gli dico che se giocano poco ci sarà un motivo; non dico cattiverie perché anche io a vent’anni dovevo fare molto di più degli altri altrimenti non giocavo. Oggi non puoi giocare perché sei under e sei obbligato a giocare. Bisogna dimostrare tutti i giorni, anche io come allenatore e tutti gli altri. C’è bisogno di tutti, ma i giovani si devono accodare così come i senior devono dare molto di più, sia in campo sia con i consigli ai giovani ed i giovani devono entrare nell’ottica che hanno tutto da guadagnare e devono lavorare, dimostrare di voler essere importanti in questo gruppo ed in questo campionato perché lo possono fare”.
Sui motivi di questo campionato deficitario da parte anche di elementi che erano arrivati con ben altre aspettative: “Possono essere tanti fattori. Partendo dall’inizio, hanno cambiato due allenatori, ci sono state varie metodologie, varie mentalità, poi sono arrivato io ed abbiamo dovuto ricompattare, risanare, rigenerare questi ragazzi sia a livello fisico che mentale. Poi ci può stare che nell’arco di una settimana in cui giochi tre partite importanti, sei andato a Messina su un campo difficile e hai vinto, giochi in casa con l’Andria che dovevi stravincere e hai pareggiato sbagliando anche un rigore, cosa che nel calcio ci può stare. Poi giochi con l’Avellino che ha una rosa ampia e ha tanti ricambi, a differenza nostra che abbiamo sei-sette infortunati di livello, ma questo non vuole essere un alibi. Stiamo facendo il massimo per quelle che adesso sono le nostre possibilità, per cui adesso non posso puntare il dito contro nessuno, ma posso dire che dobbiamo fare tutti di più, in primis io”.
Autore: Redazione NotiziarioCalcio.com / Twitter: @NotiziarioC
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