Giacomo Mengoli è stato uno dei primi colpi estivi del Savoia. Arrivato alla corte di Salvatore Campilongo dopo una stagione vissuta tra Lamezia Terme e Fasano, il centrocampista classe '98 ha ricevuto subito i gradi di capitano, a testimonianza di una attitudine alla leadership che subito è emersa nel corso del ritiro. "È un incarico che mi ero già assunto a Nardò e che, anche qui a Torre, mi onora e mi responsabilizza", dice il mediano di Galatina, intercettato al "Torre" nel post allenamento congiunto con la Paganese. 

𝐂𝐨𝐦𝐞 𝐬𝐢 è 𝐦𝐚𝐭𝐞𝐫𝐢𝐚𝐥𝐢𝐳𝐳𝐚𝐭𝐨 𝐢𝐥 𝐭𝐫𝐚𝐬𝐟𝐞𝐫𝐢𝐦𝐞𝐧𝐭𝐨 𝐚𝐥 𝐒𝐚𝐯𝐨𝐢𝐚?

"Mi ha chiamato il Direttore Filosa, che già conoscevo ed era un mio vecchio estimatore. Non ci ho pensato due volte prima di accettare, sia per le ambizioni del club sia perché sapere di essere stimati così fa sempre piacere". 

𝐄 𝐪𝐮𝐚𝐥𝐢 𝐬𝐚𝐫𝐚𝐧𝐧𝐨 𝐥𝐞 𝐯𝐨𝐬𝐭𝐫𝐞 𝐚𝐦𝐛𝐢𝐳𝐢𝐨𝐧𝐢 𝐞 𝐪𝐮𝐞𝐥𝐥𝐞 𝐝𝐞𝐥 𝐜𝐥𝐮𝐛?

"Noi non ci poniamo limiti particolari. Sappiamo che è stato costruito un buon gruppo, l'affiatamento cresce e siamo molto fiduciosi e motivati. Ragion per cui l'obiettivo sarà sempre quello di scendere in campo per vincere e non accontentarci mai. Daremo tutto per ottenere il massimo possibile partita dopo partita e vogliamo recitare un ruolo da protagonisti. Poi dove andremo non posso dirlo. Tireremo le somme quando sarà il momento, ma auguriamoci da ora di essere premiati da ciò che stiamo seminando". 

𝐐𝐮𝐚𝐥𝐢 𝐬𝐨𝐧𝐨 𝐥𝐞 𝐭𝐮𝐞 𝐜𝐚𝐫𝐚𝐭𝐭𝐞𝐫𝐢𝐬𝐭𝐢𝐜𝐡𝐞 𝐞, 𝐢𝐧 𝐪𝐮𝐞𝐬𝐭𝐨 𝐬𝐞𝐧𝐬𝐨, 𝐚 𝐜𝐡𝐞 𝐩𝐮𝐧𝐭𝐨 è 𝐥'𝐢𝐧𝐭𝐞𝐬𝐚 𝐜𝐨𝐧 𝐦𝐢𝐬𝐭𝐞𝐫 𝐂𝐚𝐦𝐩𝐢𝐥𝐨𝐧𝐠𝐨?

"Il mister mi sta utilizzando da mezz'ala nella partitelle di fine allenamento ed è questo il ruolo che rispecchia in pieno le mie caratteristiche. Va da sé che l'intesa con lui è già buona e l'ulteriore responsabilità di essere capitano di questa squadra è una gratificazione aggiunta. Ora sto uscendo da un leggero acciacco fisico e mi metterò subito a disposizione del gruppo. Adesso dobbiamo solo lavorare e remare tutti dalla stessa parte per onorare al meglio questo club e questa magnifica tifoseria". 

Sezione: Esclusiva NC / Data: Mer 14 agosto 2024 alle 10:15
Autore: Stefano Sica
vedi letture
Print