"Ho ancora tanta voglia di giocare. Non mi fermerò di certo alla fine di questa stagione. Il futuro? Da allenatore, ho già deciso". Lancia il suo guanto di sfida Pasquale Porcaro, 37 anni appena compiuti e pilastro del sorprendente Paternò. Con i rossoazzurri, il centrale difensivo reggino ha totalizzato ben 25 apparizioni marcando per la prima volta il tabellino nell'ultimo blitz in trasferta col Città di Sant'Agata. Suo il rigore decisivo per il definitivo 3-2. Ma Porcaro non è solo un giocatore con una lunghissima militanza in D (dove ha accumulato quasi 250 presenze) e tra i professionisti, ma anche un autentico leader per i più giovani e un trascinatore per i compagni. Finché la passione è intatta e le gambe sono solide come la testa, smettere non può essere una opzione da prendere in considerazione. "E poi qui a Paternò mi trovo benissimo, era l'ambiente che cercavo - aggiunge il difensore -. Ho il privilegio di lavorare per una società di altissimo livello, che mi ha sempre trattato benissimo e che è un esempio per organizzazione e serietà. Un rinnovo? Da parte mia c'è la massima disponibilità e non potrebbe essere altrimenti. Se lo vorrà anche il club, ne sarei felicissimo. In ogni caso non prenderei in esame proposte da categorie inferiori, è in D che voglio chiudere la carriera". 

𝐔𝐧 𝐛𝐢𝐥𝐚𝐧𝐜𝐢𝐨 𝐝𝐞𝐥 𝐜𝐚𝐦𝐩𝐢𝐨𝐧𝐚𝐭𝐨?

"Intanto per me è stata una soddisfazione enorme essere l'artefice col mio gol dell'ultima vittoria col Sant'Agata. Un po' lo meritavo perché in altre circostanze ero stato sfortunato e solo i legni mi avevano fermato. Il bilancio complessivo non può che essere positivo. Siamo praticamente salvi e questo traguardo lo abbiamo raggiunto con un gruppo di ragazzi giovanissimi, di cui tanti all'esordio in questa categoria. Siamo una delle squadre più giovani del girone e un grande merito va attribuito anche al mister che è riuscito a plasmare un gruppo unito e molto motivato. È stato fatto un grande lavoro da parte di tutti, a partire dalla dirigenza per finire a squadra e staff, passando per tutte le componenti di questo Paternò. Ecco perché proseguire qui mi farebbe molto piacere". 

𝐄 𝐢𝐥 𝐟𝐮𝐭𝐮𝐫𝐨? 

"Come dicevo: ho il desiderio di allenare. A luglio uscirà il bando per l'abilitazione C-D e farò domanda. Nel frattempo continuerò a giocare per almeno altre due stagioni". 

𝐂𝐡𝐢 𝐯𝐢𝐧𝐜𝐞𝐫à 𝐪𝐮𝐞𝐬𝐭𝐨 𝐜𝐚𝐦𝐩𝐢𝐨𝐧𝐚𝐭𝐨?

"Sarà una bella lotta perché Siracusa e Reggina sono due corazzate. Difficile fare previsioni, magari il Siracusa arriverà fino in fondo perché è stato in testa per tutti il campionato e ha dimostrato di meritare il primato. Ma sarà una sfida tutta da gustare". 

𝐄 𝐧𝐞𝐥 𝐠𝐢𝐫𝐨𝐧𝐞 𝐂 𝐝𝐢 𝐬𝐞𝐫𝐢𝐞 𝐂 𝐜𝐡𝐢 𝐥𝐚 𝐬𝐩𝐮𝐧𝐭𝐞𝐫à 𝐭𝐫𝐚 𝐢𝐥 𝐭𝐮𝐨 𝐞𝐱 𝐀𝐯𝐞𝐥𝐥𝐢𝐧𝐨 𝐞 𝐥'𝐀𝐮𝐝𝐚𝐜𝐞 𝐂𝐞𝐫𝐢𝐠𝐧𝐨𝐥𝐚?

"Anche qui c'è grande incertezza. Ovviamente faccio il tifo per l'Avellino perché ho bei ricordi della mia esperienza in biancoverde. Il Cerignola mi sembra, però, abbia un calendario sulla carta più facile, nonché un allenatore molto valido che peraltro conosco bene avendo lavorato con lui a Messina. Raffaele è un tecnico grintoso e preparato, che sa mettere bene le sue squadre in campo ed è un ottimo motivatore. Ma l'Avellino è una grandissima squadra e credo pure che questa piazza meriterebbe finalmente di riappropriarsi di una categoria a lei più consona e potrà essere quel valore aggiunto in grado di trascinare i biancoverdi verso la B".

Sezione: Esclusiva NC / Data: Sab 22 marzo 2025 alle 07:20
Autore: Stefano Sica
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