Nonostante buoni propositi ed impegno, l'Atletico Ascoli rientra dalla prima trasferta di campionato senza punti e senza aver segnato. Ed è forse questo l'aspetto che, in un girone che inizia a delinearsi in quelle che saranno le protagoniste, lassù in cima alla classifica, stona quello zero nella casella delle reti nei primi 180'.

E se a questo aggiungi che l'unica marcatura ufficiale è stata quella di Traini al Fossombrone nel preliminare di Coppa, inizi a mettere insieme indizi che portano alle prove. La squadra, alla quale Pirozzi aveva chiesto di "non avere paura", a dire il vero, per chi ha visto la gara, disputata comunque a porte chiuse, non è proprio dispiaciuta. L'infortunio iniziale di Baraboglia, dopo appena undici minuti, ha psicologicamente colpito il gruppo e, da un punto di vista tattico, ha costretto Pirozzi a modificare l'assetto spostando D'Alessandro a centro difesa e inserendo Clerici. Vechiarello, a quel punto, è stato costretto a sobbarcarsi la me- diana sulle spalle. L'argentino ha giocato su alti livelli ispirando addirittura un paio di occasioni in avanti.

Peccato che Se- verini, allo scadere del primo tempo, abbia clamorosamente mancato da due passi la rete di un vantaggio che avrebbe fatto svoltare la gara, poi indirizzata in altro verso da un avversario non certo irresistibile. Quindi è tempo di analizzare gli errori e fugare le ombre. Nella speranza di capire quale sarà la sorte fisica di Baraboglia, i bianconeri saranno ora chiamati ad una prova clamorosamente difficile. Domenica al Don Mauro Bartolini arriva la capolista Campobasso che domenica ha liquidato la Matese in cinque minuti con tre gol, due di uno strepitoso Corvino. Ma come dice Pirozzi "ogni volta che si scende in campo si azzera il passato per cui occorre lavorare più degli altri e farlo meglio degli altri". La gioventù e l'inesperienza della squadra devono diventare un vantaggio e non un limite.

Sezione: Serie D / Data: Mer 20 settembre 2023 alle 23:30
Autore: Nicolas Lopez
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