Angelo Antonio D'Agostino, il presidente dell'Avellino, ha condiviso le sue osservazioni sulla situazione all'interno del club irpino durante un intervento su Radio Ufita.

Queste, come riprese tuttoavellino.it, le sue parole: «Siamo soddisfatti di questo inizio di campionato, in queste ultime dieci giornate abbiamo una media che ci fa ben sperare. L'esonero di Rastelli? Si è sempre dispiaciuti quando si arriva alla decisione di un esonero, al di là dell'aspetto economico. È sempre spiacevole quando si deve ricorrere all'esonero, ma quando si tratta di una scelta obbligata c'è poco da fare. Visti i risultati, del finale dello scorso anno e l'inizio di questo, c'era poco da fare. Per chi ha degli obiettivi, era giusto andasse in questo modo. Con Pazienza si stanno avendo i giusti risultati. Ogni allenatore ha la propria idea di gioco, la sua caratteristica e magari in base a quello che chiede Pazienza, questa squadra si sposa bene e diciamo che al momento è una scelta vincente, perchè ha capito le esigenze della rosa. Credo che abbiamo una squadra molto forte, calciatori importanti. Obiettivo? Noi abbiamo costruito la squadra per vincere il campionato, non per fare la presenza. È chiaro che mi auguro di arrivare primi. Credo che ci siano tutte le condizioni. Bisogna solo lavorare a testa bassa, andare avanti. Il mister è un allenatore serio, umile, mite, pacato. Il direttore ha fatto un egregio lavoro con l'assemblaggio della rosa, ora bisogna solo continuare così. Serie A? È un sogno ma anche un obiettivo, certamente. Quando si fanno dei progetti li si fanno per fare sempre meglio. Intanto dobbiamo uscire da questa categoria, poi bisogna puntare alla massima serie, è uno dei nostro obiettivi che ci siamo prefissati da anni. Vogliamo andare in B e poi lavorare per provare a fare il grande salto. Questa città, questo popolo, i tifosi, meritano un'altra di categoria. Lavoriamo per quello, certamente non puntiamo ad andare in B per restarci».

Sezione: Serie C / Data: Lun 13 novembre 2023 alle 23:15
Autore: Anna Laura Giannini
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