Giuseppe Signori, grande protagonista con la maglia del Foggia nel triennio 1989-1992, è tornato a parlare del suo legame con i colori rossoneri in un'intervista rilasciata alla Gazzetta del Mezzogiorno. L'ex attaccante, che in Puglia ha collezionato 105 presenze e 38 reti contribuendo alla storica promozione in Serie A, ha ripercorso alcuni momenti fondamentali della sua esperienza foggiana.

«Il mio gol più bello lo segnai all'Atalanta allo Zaccheria, anche se poi perdemmo 3-2, quello più importante in B, contro il Monza, nella stagione 89/90. Zeman era a rischio esonero e forse, senza quel pareggio, non sarebbe nata Zemanlandia», ha ricordato Signori, sottolineando come una sua rete abbia potenzialmente cambiato la storia del club e gettato le basi per quello che sarebbe diventato un periodo memorabile per il calcio foggiano.

Guardando all'attuale situazione dei rossoneri, Signori non ha dubbi su cosa serva per riportare il Foggia ai fasti di un tempo: «Per tornare grande, al Foggia servono programmazione, idee chiare e acquisti mirati. Una piazza del genere merita il grande calcio, per l'entusiasmo e la passione che esprime è sprecata in Serie C».

L'ex attaccante ha poi rivolto un pensiero anche ad un'altra realtà pugliese in difficoltà: «Il Taranto in Eccellenza è una bestemmia, auguro alla città di tornare al più presto nel calcio professionistico», ha concluso Signori, esprimendo solidarietà verso una piazza storica del calcio meridionale attualmente relegata nei campionati dilettantistici.

Sezione: Serie C / Data: Gio 20 marzo 2025 alle 22:15
Autore: Massimo Poerio
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