Il Grottaglie Calcio ha ufficializzato la propria intenzione di abbandonare il campionato di Promozione, in risposta alle crescenti pressioni e contestazioni provenienti dalla tifoseria locale. La decisione arriva al culmine di un periodo caratterizzato da forti tensioni, con cori offensivi durante le partite e striscioni con messaggi denigratori come "liberate il Grottaglie Calcio".

In un comunicato diffuso nelle ultime ore, la società ha dichiarato di essere disponibile a cedere gratuitamente il titolo sportivo a chiunque voglia rilevarlo, ponendo come unica condizione che esso rimanga nella città di Grottaglie. Per eventuali manifestazioni d'interesse è stata fissata una scadenza precisa: giovedì 27 marzo 2025. Qualora non dovessero pervenire proposte concrete entro tale data, il club ha annunciato che procederà con il ritiro della squadra dal campionato.

"A inizio stagione sapevamo che sarebbe stato difficile giocare senza il nostro stadio 'D'Amuri' — si legge nel comunicato — ma ci aspettavamo sostegno e non diffamazioni. Abbiamo sopportato offese di ogni tipo e ora lasciamo la scelta a chi vorrà davvero il bene della squadra".

Nonostante la situazione critica, per il prossimo impegno ufficiale in calendario, previsto per domenica 23 marzo 2025 contro il Toma Maglie, il dirigente Giuseppe Tarquinio ha garantito che la squadra scenderà regolarmente in campo. Questa decisione è stata presa dopo un confronto con la tifoseria, con l'impegno personale dello stesso dirigente e dei calciatori.

La nota si conclude con un messaggio carico di amarezza rivolto ai sostenitori: "In cuor nostro vogliamo ricordare la nostra tifoseria esultare dopo una vittoria del Grottaglie. Per il resto, adesso spazio ai leoni da tastiera".

La vicenda apre scenari incerti sul futuro del calcio a Grottaglie, con la società che sembra ormai determinata a farsi da parte, lasciando spazio a eventuali nuovi investitori che vogliano raccogliere l'eredità sportiva del club.

Sezione: Promozione / Data: Ven 21 marzo 2025 alle 00:30
Autore: Massimo Poerio
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