Filippo Piccoli, presidente del Mantova, ha parlato ai microfoni de L'Arena riguardo il suo ingresso nel calcio. "Io ho sempre avuto la passione per il calcio. Poi, due anni e mezzo fa, ho pensato di andare oltre la pura operazione commerciale nel Verona. E il nuovo punto di partenza poteva essere la Lega Pro. Non a Mantova però. No, fallito il Chievo andai da Gigi Fresco, un amico, per un progetto nella Virtus indirizzato alla B. Però era sempre in ritardo agli appuntamenti. Magari ora è lì che si mangia le mani... In ogni caso dopo un anno di tira e molla sondai la Triestina: il proprietario, l’italo canadese Biasin, morì in un incidente proprio mentre ci accordavamo".

È lì che arriva il Mantova?
"Avevo creato questo rapporto di stretta collaborazione professionale con Setti, che a Mantova si era fatto carico di una realtà importante, carica di storia, per costruirci un progetto sano ma con un grande limite: l’antagonismo di Mantova nei confronti di Verona. E allora gli ho rilevato il 50 per cento delle quote e, a fine campionato, pure l’altro 50. Per poter cominciare a far tutto di testa mia".

Sezione: Serie C / Data: Gio 29 febbraio 2024 alle 15:15
Autore: Redazione NotiziarioCalcio.com / Twitter: @NotiziarioC
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