L'incendio che ha devastato una parte della Curva Sud dello stadio Iacovone di Taranto lo scorso 3 settembre continua a tenere banco. Martedì 12 novembre, si è tenuta un'udienza in cui sono emersi nuovi dettagli su quanto accaduto.

Dalle testimonianze raccolte e dalle immagini delle telecamere di sorveglianza, è emerso un quadro piuttosto chiaro della dinamica degli eventi. Due tifosi del Foggia, di 39 e 40 anni, sarebbero stati i responsabili diretti dell'incendio. Dopo aver lanciato un fumogeno sui rotoli di materiale altamente infiammabile, posizionati impropriamente sotto la curva, i due si sarebbero allontanati.

La scelta di posizionare il materiale infiammabile in quel punto si è rivelata fatale. Il fumogeno, entrando in contatto con la gomma, ha innescato un incendio di vaste proporzioni che ha danneggiato una parte significativa della struttura.

Le indagini, condotte in maniera congiunta dalle questure di Taranto e Foggia, sono ancora in corso. La prossima udienza, fissata per il 2 dicembre, sarà cruciale per fare chiarezza su alcuni aspetti ancora oscuri della vicenda. Verranno sentiti i periti e gli imputati, che avranno la possibilità di fornire la propria versione dei fatti.

A seguito dell'incendio, sono state adottate una serie di misure di sicurezza per prevenire episodi simili in futuro. Inoltre, sono stati emessi diversi Daspo nei confronti dei tifosi coinvolti direttamente o indirettamente nei disordini.

L'incendio allo stadio Iacovone ha sollevato numerose questioni sulla sicurezza degli impianti sportivi e sulla gestione delle partite a rischio. Oltre ai tifosi responsabili del lancio del fumogeno, sono state aperte indagini anche nei confronti dei responsabili della sicurezza dello stadio, per accertare eventuali responsabilità in merito alla presenza del materiale infiammabile in un luogo non idoneo.

Sezione: Serie C / Data: Gio 14 novembre 2024 alle 13:30
Autore: Redazione Notiziario del Calcio / Twitter: @NotiziarioC
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