Fallou Sarr è ufficialmente un giocatore dello Spezia a tutti gli effetti. Dopo una sfortunata stagione culminata con un doppio infortunio all'omero che lo ha tenuto lontano dai campi da gioco per gran parte del campionato, il club ligure ha esercitato l'obbligo di riscatto versando 200.000 euro alla Cremonese.
Il portiere senegalese, che aveva inizialmente conquistato il posto da titolare, è stato recentemente ospite dei colleghi de "Il Secolo XIX", rilasciando un'intervista esclusiva in cui ha toccato diversi temi, dalle sue sensazioni dopo gli infortuni al rapporto con la squadra e i suoi obiettivi futuri.
Emozioni contrastanti e la filosofia del "non arrendersi"
Interrogato sulle sue sensazioni attuali, Sarr non ha nascosto un iniziale turbamento, subito superato da una forte determinazione. "Le sensazioni sono positive. Dal punto di vista fisico mi sto impegnando al massimo per tornare al top della forma, mentre mentalmente, all'inizio, è stato un po' destabilizzante. Non mi aspettavo una situazione del genere, soprattutto per come si è verificata. Tuttavia, ho ripreso subito il controllo, focalizzando corpo e mente su ciò che è necessario fare. In fin dei conti, il risultato finale non cambia a causa degli imprevisti. Pensare e ripensare all'infortunio non porta a nulla di buono, quindi ho messo da parte l'accaduto e mi sono concentrato sul fare tutto il necessario per tornare alla normalità."
Il portiere ha poi rivelato un approccio mentale molto maturo nei confronti dei suoi infortuni. "La dinamica della prima caduta l'ho rivista solo dopo tre mesi. Non volevo che rimanessero tracce emotive che potessero impedirmi di ripetere lo stesso gesto tecnico una volta tornato in campo. Devo dire che ha funzionato, perché quando ho ripreso ad allenarmi non ho avuto alcun blocco. Successivamente, con calma, ho rivisto le immagini al rallentatore, ho analizzato la dinamica e basta. Riguardo al secondo incidente, avvenuto in palestra durante un esercizio con i pesi, è stato talmente inaspettato che ci ho riso sopra. Se ci riprovassi mille volte, non credo che riuscirei a replicarlo apposta. Se una cosa deve succedere, succede, e l'unica cosa da fare è rimettersi a lavorare."
Tecnica di alto livello e margini di miglioramento
Le voci che lo descrivono come un portiere dotato di una tecnica di prim'ordine non lo lasciano indifferente, ma lo spingono a migliorarsi costantemente. "Mi fa molto piacere che si pensi che io possegga una tecnica di alto livello, ma il mio obiettivo è raggiungere il massimo del mio potenziale. Sono convinto che ci saranno margini di miglioramento fino a quando indosserò i guanti."
Analizzando i suoi punti di forza e le aree in cui può crescere, Sarr ha evidenziato la sua predilezione per la tecnica di base. "Amo la tecnica di base. Credo che quanto più un calciatore è 'pulito' tecnicamente, tanto più il gesto tecnico appare semplice, perché è lui a renderlo tale. Se devo indicare un mio punto di forza, direi che è il modo in cui domino l'area di rigore. Mi piace coprire lo spazio e mantenere la squadra compatta. Per quanto riguarda le aree di miglioramento, sicuramente il piede mancino. Il mio obiettivo è giocare in porta con la stessa serenità di un centrocampista."
Unione tra portieri e il ritorno in Liguria
Sarr ha poi parlato del suo rapporto con gli altri portieri della squadra. "Ho avuto modo di conoscere Gori e Mascardi durante il ritiro estivo. Con Chichi ci siamo incrociati. Credo che un buon rapporto tra portieri forti sia uno stimolo eccellente per migliorare, scambiarsi opinioni e crescere tutti insieme."
Riguardo al suo rientro a La Spezia, il portiere senegalese ha dichiarato di essere in attesa del via libera dei medici. "Il rientro a La Spezia? Non lo so ancora, sto aspettando l'ok dei dottori per lasciare Bologna. Le valigie sono già pronte."
Un ambiente accogliente e il rapporto con mister D'Angelo
L'impatto con l'ambiente spezzino è stato decisamente positivo per Sarr. "L'ambiente è accogliente, caloroso. Si percepisce che la città è molto legata alla squadra. C'è tanta energia quando la squadra vince e ho ricevuto tanto affetto sia all'interno della società che dai tifosi."
Un pensiero speciale è stato riservato all'allenatore Luca D'Angelo. "Il mister ha fatto un ottimo lavoro. Fin dal primo giorno ci ha fatto sentire tutti importanti, anche attraverso piccoli dettagli come nominare un calciatore non presente fisicamente ma che fa comunque parte del gruppo. Magari dall'esterno non si notano molto, ma per un calciatore sono gesti significativi perché ti fanno sentire parte di qualcosa di comune, di unico con tutti i compagni. Io sono sempre il primo a fare il tifo per lo Spezia."
Obiettivi futuri e la sfida alla sfortuna
Infine, Sarr ha espresso la sua determinazione a superare questo periodo difficile e a tornare in campo più forte di prima. "La fortuna si sta divertendo con me, ma ho accettato la sfida. In un modo o nell'altro, dovrà arrendersi perché non sono uno che cede. I miei obiettivi sono rientrare al top della forma, magari anche meglio di prima, essere a disposizione della squadra e dare una mano ai miei compagni." Un messaggio chiaro e carico di grinta, che testimonia la forte mentalità di questo giovane portiere pronto a riprendersi il suo posto tra i pali dello Spezia.
Autore: Redazione Notiziario del Calcio / Twitter: @NotiziarioC
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