Nuovo arrivo da registrare in casa Stresa Vergante, quello di Edoardo Specolizzi, attaccante, classe 2005. La giovane punta muove i primi passi nel calcio giovanissimo, a 4 anni. Lo fa con la maglia del Lesa Vergante, quasi per caso, quasi ci fosse una sorta di destino scritto in quei primi passi sull’erba di Lesa.

“È stato molto casuale il fatto che io iniziassi a giocare a pallone. Son arrivato a Lesa quasi per caso, grazie ad un contatto di mia mamma che mi ha introdotto a questo sport. Sono stato nel settore giovanile del Lesa per dieci anni e, devo essere sincero, mi sono tolto anche molte soddisfazioni. Ho sempre giocato come attaccante, talvolta un po’ spostato indietro, ma la mia natura è sempre stata chiara. Ho anche vinto dei premi come Capocannoniere e mi sono davvero divertito, mentre crescevo. Poi, a 14 anni, mi son accorto che era arrivato il momento di provare il salto. A Lesa stavo bene, ma ho avuto la possibilità di approdare alla Sestese, con la Prima Squadra in Eccellenza, quindi un vivaio con un obiettivo importante. La squadra era appena stata formata ex-novo e , di conseguenza, abbiamo creato da zero un gruppo fantastico. Ho giocato a Sesto per 4 anni, i primi tre ricchi di soddisfazioni, l’ultimo, invece un po’ tormentato. Dovevamo fare il campionato regionale Elite, ma ho avuto un brutto infortunio che mi ha rallentato e al rientro l’idillio era quasi svanito. Così ho deciso di andare a giocare in una Juniores di Prima Categoria. Avevo bisogno di ritrovare la spensieratezza del calcio che amavo e ci sono riuscito per la prima parte della stagione. Poi, qualche cambiamento nell’organico, mi ha destabilizzato e così ho deciso di lasciare. Ho avuto la fortuna di potermi allenare, la scorsa stagione, con il gruppo di serie D dello Stresa, grazie al DS Biscuola che mi ha concesso questa opportunità e che poi mi ha accompagnato verso la scelta di andare a giocare a Verbania. Ma ormai l’amore era scoccato e quando ho ricevuto la sua chiamata qualche settimana fa, ho capito che avevo tra le mani la possibilità di poter realizzare un sogno. So che questa squadra è importante, sono motivato. Io sono un lottatore, so che dovrò meritarmi di poter stare in un gruppo come questo, ma la cosa non mi spaventa, anzi: mi sento parte di un grande progetto e solo questo mi dà l’energia per poter iniziare a lavorare con passione e abnegazione”.

Specolizzi è giovane, classe 2005, ma con le idee chiare. Si ispira ai più grandi numeri 10 di ogni tempo. “Si, amo i giocatori come Del Piero, Totti, Ronaldinho, ma soprattutto Roberto Baggio e Messi. Mi ispiro alla loro storia, al loro modo di vivere il calcio con fantasia, ma al contempo so che ci saranno alti e bassi, come in ogni percorso. Ma sono un lottatore e non mi arrendo facilmente, sia in campo che fuori. E fuori dal campo, ed è una fortuna, ho sempre avuto al mio fianco la mia famiglia, che mi ha supportato e ha creduto in me. Come dicevo, sono giovane, ho tanto da imparare e sono certo che in questa squadra ci sarà la possibilità di una crescita personale e sportiva importante”.

Sezione: Eccellenza / Data: Mar 25 luglio 2023 alle 22:15
Autore: Francesco Vigliotti
vedi letture
Print