Durante il 25° Memorial Vannucci al Viola Park di Firenze, il presidente della Pistoiese Sergio Iorio ha condiviso le sue riflessioni sull'avvio di stagione della squadra toscana.

Iorio ha espresso sentimenti contrastanti: da un lato, grande soddisfazione per aver ricostruito "una società solida e seria con professionisti" e per aver assemblato "una squadra molto forte per la Serie D". Dall'altro, ha ammesso una certa delusione per non aver avuto la "partenza a razzo" che sperava: “Le sensazioni sono un po' miste, c’è la grossa soddisfazione che dal niente abbiamo ricostruito una società solida e seria con professionisti e costruita una squadra molto forte per la Serie D. Dall’altra parte speravo in una partenza a razzo che non c’è stata, anche se è comprensibile perché si tratta di 24 ragazzi che stanno insieme da un mese e un allenatore nuovo che ne conosce pochi. Ci vuole tempo per assemblarli e ci vorrà pazienza. Il rammarico è per non aver vinto davanti a un pubblico e un calore che dopo tantissimo tempo è tornato sugli spalti. C'erano 1500 persone che hanno hanno sostenuto la squadra anche quando stava perdendo e non hanno mai fischiato. Sarebbe potuta essere una domenica perfetta".

Riguardo alle ambizioni future, Iorio ritiene che Pistoia meriti di più, anche la Serie B, sottolineando come questa categoria potrebbe garantire un miglior equilibrio economico rispetto alle serie inferiori: "Pistoia, per come la ricordo io come piazza, meriterebbe molto di più, anche la Serie B. sarebbe la misura giusta e anche una serie che può permettere di trovare un bilancio anche economico perché è un fatto noto che in Serie D e anche in Serie C bisogna investire".

In un aneddoto curioso, Iorio ha raccontato di essere stato fotografato casualmente con la maglia della Pistoiese durante una partita di Sinner a Miami, promettendo di portare nuovamente i colori del club a un torneo di tennis a Celle Ligure: "Premetto che è stato un purissimo caso che fossi a vedere la gara di Sinner, mio figlio abita a Miami e sono andato lì a trovarlo e per caso mi hanno fotografato sulle tribune. La prossima la porterò a Celle Ligure dove organizzo un open di tennis che ha la maglia arancione come simbolo".

Infine, il presidente ha condiviso le sue osservazioni sulle differenze tra il calcio di oggi e quello del passato. Ha evidenziato come i mezzi di comunicazione abbiano cambiato l'esperienza del tifoso, ricordando i tempi in cui lo stadio era l'unico modo per vedere le partite. Iorio ha espresso preoccupazione per l'aspetto "mercenario" del calcio moderno, lamentando un eccessivo attaccamento al denaro anche tra i giocatori più giovani e una mancanza di passione: "Oggi ci sono dentro e vedo il calcio attuale, 30-40 anni fa lo vedevo da fuori con gli occhi di un giovane. Il calcio è cambiato anche per colpa, tra virgolette, dei mezzi di comunicazione. Lo stadio era un posto unico perché era l’unico modo per vedere le partite, allo stadio a Pistoia c’erano 12mila persone in Serie D e ora forse in Serie A ce ne sono tanti. Ora è un calcio più mercenario, fa dispiacere vedere che anche i giocatori più giovani sono troppo attaccati ai soldi e mancanza di passione".

Le parole di Iorio offrono uno spaccato interessante sulle sfide e le ambizioni di una società di Serie D, evidenziando al contempo le trasformazioni che il mondo del calcio ha subito negli ultimi decenni.

Sezione: Serie D / Data: Ven 20 settembre 2024 alle 15:00
Autore: Alessandra Galbussera
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