Filippo Piccoli, presidente del Mantova, ha parlato sulle colonne della Gazzetta di Mantova:

“II mio primo pensiero va alla retrocessione del 13 maggio. Avevo un debito da sanare e sarei rimasto anche in D ma è chiaro che la riammissione in Lega Pro ci ha permesso di poter iniziare a creare qualcosa di nuovo. Già in estate ero fiducioso su maggiori soddisfazioni, poi se qualcuno mi avesse detto che a dicembre saremmo stati campioni d’inverno lo avrei preso per pazzo. I meriti? Una cosa avevo chiara in testa: il Mantova soprattutto aveva bisogno di professionalità e competenza. Facile dire che sono state scelte le persone giuste: io ho fortemente voluto i dirigenti, i quali a loro volta hanno scelto l’allenatore e i giocatori, che in campo hanno confermato le loro qualità. II nostro obiettivo era e rimane quello di fare sempre bene. Quindi nel 2024 come in ogni anno che io sarò a Mantova la squadra dovrà lottare per fare sempre meglio. Questa società non ama fare proclami però ha le forze per affrontare qualsiasi situazione e non si tirerà indietro di fronte a nulla”.

Ma c’è un grosso problema stadio : “Come siamo messi con lo stadio? Male. Se penso al percorso di crescita del Mantova la situazione del Martelli è quella che mi fa più paura. La Lega di B ci ha detto che allo stato attuale lo stadio non può fare quella categoria. Ci sono tali e tanti interventi, costosi, che forse anche se cominciassimo domani a lavorare non si farebbe in tempo a concluderli in tempo utile. Oggi gli stadi in B non possono avere il velodromo e per metterlo a norma bisognerebbe togliere la parte che è rimasta. Abbiamo già avvisato il Comune e siamo in attesa di risposta. La società non si fermerà di fronte a nulla ma secondo me stiamo già perdendo tempo prezioso”.

Sezione: Serie C / Data: Mar 19 dicembre 2023 alle 19:15
Autore: Redazione NotiziarioCalcio.com / Twitter: @NotiziarioC
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