37 anni compiuti ad aprile e appena quattro partite per tagliare il fatidico traguardo delle 500 gare in carriera, comprese le 24 presenze accumulate tra i professionisti ai tempi del Giugliano nel 2006-07. Ne ha fatta di strada Alessandro Varchetta, esperto centrale difensivo che, dopo tante stagioni disputate in D, la scorsa estate ha deciso di ripartire dall'Eccellenza.
Una novità assoluta per lui, nonché un atto di estrema umiltà - malgrado le richieste nel massimo campionato dilettantistico non gli mancassero - che tuttavia non gli ha impedito di imbattersi nei cronici problemi societari che hanno condizionato i cammini di Albanova e Mariglianese, squadre con cui ha militato nella recente annata riuscendo in ogni caso a realizzare tre reti in 26 presenze.
Varchetta, ricci al vento e una eleganza strutturale che lo ha reso indispensabile per ogni squadra in fase di impostazione e costruzione, è stato peraltro tra i protagonisti del ritorno tra i professionisti della Turris in serie D, con 20 gettoni di presenza e due gol a Muravera e Budoni.
Non era mai capitato che il giocatore restasse svincolato a metà luglio nel corso di tutti questi anni, eppure è accaduto. Un po' anche per volontà dello stesso ex Puteolana e Frattese, il quale qualche sondaggio l'ha ricevuto ma, dopo l'ultima stagione travagliata tra dissidi interni societari e stipendi non pagati, ora non può permettersi di sbagliare la scelta. E la pondera con calma e serenità, come è giusto che sia.
Tuttavia, la sua esperienza e il suo carisma possono ancora far comodo a chi avesse intenzione di costruire un gruppo determinato ad essere protagonista. A tutto ciò va aggiunta una condizione atletica e una integrità fisica ancora invidiabili. Varchetta, insomma, è pronto al rientro. Perché, sullo sfondo, quello del raggiungimento delle 500 sfide ufficiali in oltre vent'anni di percorso professionale, è un obiettivo troppo affascinante per potersi arrendere sul più bello.
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