Una gara che potrebbe essere un punto di svolta. Il successo del Siracusa sulla Reggina val ben più dei canonici tre punti. Quelli sono per la classifica, ma è un successo che fa morale ed autostima. Ad analizzare il match è stato come sempre Marco Turati.
Mister la squadra della Reggina è stata veramente tosta. Nei primi venti minuti hanno avuto il pallino del gioco e del centrocampo, poi...
«Devo dire che la Reggina si è dimostrata veramente una forte squadra, comunque noi sapevamo delle loro qualità tecniche, e anche delle qualità fisiche importanti. Una squadra che secondo me arriverà fino alla fine, entrando nel novero delle squadre che lotteranno per il salto di categoria, perché hanno gamba, qualità, tantissimi giocatori che hanno fatto altre categorie. Noi volevamo fare una gara importante, dovevamo perlomeno giocare con la loro stessa cattiveria, e devo dire che la mia squadra si è comportata bene, e sono veramente soddisfatto».
Mister, le faccio la stessa domanda che ho fatto al collega della Reggina: questa è stata una partita dove si sono affrontate due squadre con un blasone importante. Oggi si sono viste sia in campo che sugli spalti, due squadre, due tifoserie, due città che non meritano effettivamente questa categoria per quello che hanno espresso in campo.
«Che peccato, ma sì, io sono sicuramente d'accordo con la tua dichiarazione. La Reggina mi sembra che fino a qualche anno fa giocasse in serie B. Chiaramente sono piazze che dovrebbero giocare in altre categorie. Credo che l’apporto dei tifosi e la programmazione delle società, con il tempo li porteranno a categorie più consone al loro blasone. Sicuramente una grande partita non c'è stata, poiché le squadre hanno giocato contratte. La Reggina ha ottimi calciatori in tutti i reparti, a tantissime riserve, e veramente sono di altra categoria, quindi, dovevamo aspettarci il loro gioco iniziale aggressivo. Volevamo giocare anche noi un calcio bello, aggressivo e positivo. Chiaramente nei primi 20 minuti l'impatto fisico della Reggina non lo ha permesso, ma appena questi ritmi sono scesi un po’ siamo venuti fuori noi, abbiamo fatto venticinque minuti splendidi fino alla fine del primo tempo e siamo ripartiti. Nel secondo tempo abbiamo giocato molto bene. Palleggiavano bene, ci muovevamo bene, poi è venuta fuori tutta la forza d'urto della Reggina che però, ripeto, ha giocatori che quando si inseriscono, tipo Rajkovic e Ragusa, si entra in un’altra partita e ti possono mettere anche in difficoltà, ma alla fine credo che abbiamo vinto con merito».
Mister come ha detto in conferenza stampa sabato, la partita a volte si divide in tante piccole partite. Così è stata. Poi, comunque la Reggina ha preso un palo e non ha del tutto sfigurato. Questa vittoria forse è un segno del destino in un campionato.
«Ma sì, cioè ci sono state moltissime partite dentro la gara. Chiaramente la Reggina è una squadra camaleontica che dentro la gara cambia moltissimo moduli di gioco, cambia situazioni, ma noi ci siamo fatti trovare pronti. Poi però non è che non si può concedere niente, ma alla fine io sono veramente contento perché nonostante la Reggina è una forte squadra, e lo dimostra che ha sempre giocato con grande personalità, siamo riusciti a vincere».
Mister Turati, la squadra non prende gol da otto giornate, se escludiamo la prima di campionato, a lei da ex difensore farà sicuramente piacere.
«Penso faccia ancora più piacere. Grandissima soddisfazione perché nelle ultime gare di campionato, esclusa la prima, abbiamo mantenuto la porta inviolata, quindi io sono veramente soddisfatto».
Mister, sicuramente una menzione per Baldan e Suhs. Anche oggi monumentali, possiamo dirlo? E poi come cambia nel Siracusa dopo una vittoria del genere, quanto morale arriva alla squadra e come prosegue il campionato del Siracusa?
«Anche stavolta la fase difensiva secondo me è stata affrontata bene. Una coppia che sta facendo veramente tanto. Sono contento per Baldan e Suhs perché rispetto a quello che era abituati, gli ho chiesto subito cose diverse, e loro sono stati veramente bravi ad accettare di giocare a 50 m dalla linea di porta, cosa che magari non avevano mai fatto, ma hanno sposato in pieno la causa. Intanto ci godiamo la vittoria per il lavoro che abbiamo fatto che ci darà sicuramente una spinta in più per continuare il vostro cammino in campionato».
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