Il direttore sportivo del Padova, Massimiliano Mirabelli, è stato ospite del programma 'A Tutta C' su TMW Radio, dove ha condiviso riflessioni approfondite sulla stagione del club veneto, sulle prospettive future e sulle problematiche del calcio italiano, con particolare riferimento alla Serie C.

Ambizioni di promozione e gestione della pressione

Interrogato sul ruolo di favorita attribuito al Padova dal direttore sportivo della Virtus Verona Corradini, specialmente con il Vicenza all'inseguimento, Mirabelli ha espresso grande soddisfazione per il percorso della squadra: "Stiamo vivendo un'avventura eccezionale che ci riempie d'orgoglio. È importante ricordare che a inizio campionato eravamo considerati solo la quarta forza del torneo, quindi essere rimasti in vetta dalla prima giornata rappresenta un traguardo significativo per noi. Affrontiamo questa fase conclusiva con tranquillità e consapevolezza dei nostri mezzi. Se qualcuno ci avesse prospettato questa posizione all'inizio della stagione, avremmo accettato immediatamente, addirittura con doppia firma. In questo momento ci concentriamo esclusivamente sul nostro cammino, senza lasciarci condizionare dalle aspettative esterne."

Analisi degli ultimi risultati

Riguardo ai punti persi nelle ultime cinque partite, incluse le sconfitte contro Virtus Verona e Feralpisalò, il direttore ha offerto un'analisi lucida: "Nel mondo del calcio è praticamente impossibile ottenere sempre la vittoria. Siamo consapevoli della qualità della nostra rosa e le battute d'arresto contro Virtus e Feralpi ci lasciano più rammarico per il risultato che per le prestazioni offerte. In entrambi gli incontri avremmo meritato di conquistare i tre punti. L'aspetto fondamentale è preservare la nostra identità e continuare a giocare per vincere, indipendentemente dal fatto che si giochi in casa o in trasferta. Chi era indicato come grande favorito a inizio torneo dovrebbe sentire maggiormente la pressione, non noi, che nelle previsioni iniziali eravamo sempre collocati un gradino sotto. Viviamo questa fase con entusiasmo, senza farci influenzare negativamente dagli esiti recenti."

La riforma del sistema calcistico italiano

Sul tema della riforma del calcio italiano e della possibile riduzione delle squadre in Serie C, Mirabelli ha espresso una posizione critica: "Si continua a parlare di riforme da diversi anni, ma concretamente non cambia mai nulla. Ridurre il numero di club potrebbe essere una soluzione, tuttavia il problema reale è assicurare che ogni società abbia una stabilità economica solida. Sarebbero necessarie normative più rigide per impedire che, durante il campionato, alcune squadre cessino di esistere, compromettendo la regolarità della competizione. È indispensabile condurre un'analisi approfondita e individuare soluzioni concrete per rendere la Serie C più sostenibile. Non possiamo semplicemente diminuire la quantità di squadre per poi riempire la terza serie con le seconde squadre delle società di Serie A, trasformandola in un torneo per formazioni riserve. Sono necessarie riforme strutturali e un'azione coordinata da parte della Federazione."

Valutazioni tecniche sugli altri gironi di Serie C

Quando gli è stato chiesto di esprimere un parere sugli altri due gironi della Serie C, Mirabelli ha dichiarato: "Monitoriamo con interesse anche gli altri due raggruppamenti, che presentano livelli di competitività equivalenti. Non credo esistano differenze significative di qualità tra i tre gironi. Forse nel Sud Italia sono presenti più club storici con un passato importante in Serie A, ma alla fine il valore tecnico complessivo è simile. In Italia abbiamo numerosi allenatori competenti, eppure spesso si preferisce cercare professionalità all'estero. Dovremmo valorizzare maggiormente i nostri tecnici, che preparano le partite in modo eccellente e sviluppano idee innovative. Un esempio su tutti è Vincenzo Italiano, che sta ottenendo risultati eccellenti in Serie A dopo essere passato anche dalla Serie C."

Il futuro di Fortin

Infine, riguardo alle voci sul futuro del giovane Fortin, Mirabelli ha spiegato: "Il destino professionale di Fortin dipenderà in gran parte dall'esito della nostra stagione. È un atleta che seguiamo e valorizziamo da tre anni. Possiede non solo qualità tecniche notevoli, ma soprattutto una mentalità da vero professionista. Nonostante abbia solo 21 anni, dimostra la maturità di un giocatore esperto, e per questo sono convinto che avrà davanti a sé una carriera brillante. Per il momento, deve continuare a impegnarsi e a difendere la nostra porta."

Sezione: Serie C / Data: Ven 07 marzo 2025 alle 06:45
Autore: Redazione Notiziario del Calcio / Twitter: @NotiziarioC
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