Il tecnico del Siracusa Marco Turati analizza la vittoria sull’Acireale che porta la squadra in vetta alla classifica. Di seguito le risposte del tecnico degli aretusei nel post gara in conferenza stampa.
Una la vittoria importante. C'è stato un riscatto immediato dopo la sconfitta di domenica, ci aspettavamo magari di sentirli i tifosi esultare, però al di là di questo, come ha visto questa partita?
“Questo sicuramente è stato un Siracusa determinato, ha iniziato la partita con fermezza, ha affrontato un avversario scomodo perché ha sicuramente una classifica che non è veritiera. Abbiamo affrontata la gara con la mentalità sempre aggressiva, e devo dire che l'abbiamo fatto molto bene, abbiamo avuto il merito e la fortuna di sbloccarla subito e questo sicuramente un vantaggio perché crea entusiasmo ad ogni singolo calciatore. Su quello che è successo la settimana scorsa, noi ci abbiamo lavorato in questi due giorni ed oggi abbiamo fatto una prestazione più positiva di quella di domenica. Io sono convinto che anche la settimana scorsa i miei ragazzi hanno dato tutto ed hanno fatto anche una buona gara. Io purtroppo non posso fossilizzarmi solo sul risultato, devo analizzare quello che fanno i miei ragazzi. Anzi, sono veramente contento. Penso che però sia una costante di ogni squadra che vuole rimanere là davanti al vertice.
Alla squadra mancavano alcuni giocatori. Coma ha visto il ritorno di Zampa?
"Abbiamo avuto problemi con alcuni giocatori, avevamo fuori Alma, Di Grazia. Giocatori che chiaramente spostano gli equilibri della squadra. Sono veramente contento per il ritorno di Enrico Zampa, giocatore fondamentale per noi che oggi ha messo minutaggio dentro, ma è un ragazzo che deve lavorare perché purtroppo è stato martoriato dagli infortuni e poi ha avuto problemi personali. Non abbiamo mai avuto problemi con lui, e sono convinto che con il suo recupero questa squadra avrà ancora più energia per aggredire l'avversario. Tra l'altro vi ricordo che Zampa non ha neanche fatto il ritiro perché già a luglio”.
Mister è più difficile fare da inseguitore, o essere inseguito?
"Ma io lo leggo anche la classifica della settimana perché la guardano tutti. Qui abbiamo un altro percorso da fare perché purtroppo non è stato un percorso lineare, siamo stati sfortunati sin dall'inizio con l'infortunio del nostro Carbone, un gran giocatore chi ci sarebbe stato utile sin dalla prima giornata, poi altri problemi con altri giocatori che non ci ha permesso mai di lavorare al completo. Oggi siamo andati avanti, siamo soddisfatti, e guardiamo la fine dove sicuramente vogliamo essere la insieme alle altre squadre per poi giocarci il tutto per tutto.
Per la vittoria complimenti, ma volevo soffermarmi con lei sulla prestazione di Marco Palermo che ha dato quantità, anche qualità a centrocampo
"Marco Palermo è una bandiera. E un calciatore che ha già vinto tre campionati. E’ stato protagonista a soli sedici anni. È un calciatore che sicuramente rende bene, tanto. Sappiamo quali sono le sue caratteristiche tecniche, ma soprattutto morali. Da sempre stato apprezzato, perché io so che questi calciatori a Siracusa sono sempre stati osannati. Ha fatto quello che doveva fare, ovvero una grandissima partita. Speriamo continui così, ma sono molto fiducioso perché lo conosco bene".
Complimenti per la partita. Quanto ha inciso l'aspetto psicologico sulla gara, dopo la sconfitta di domenica?
"Sicuramente bisogna ricaricare le pile velocemente, noi l'abbiamo fatto, per questo sono veramente contento, ma io so che ho splendidi ragazzi. Purtroppo, abbiamo avuto qualche problemino nel nostro tragitto, ma partita dopo partita siamo riusciti ad essere primi. Noi sappiamo che abbiamo fatto cose importanti, e soprattutto qua nel nostro stadio e con il nostro pubblico che ci da sempre la carica, infatti, fino a oggi sono stati solo vittorie".
Ha avuto dubbi sul rigore tirato da Maggio che si è ripresentato sul dischetto dopo l'errore di domenica?
"Dopo quello che è successo domenica scorsa, si è preso la responsabilità, dimostrando che è un leader. Ha tirato deciso il rigore perché voleva annullare quello che era successo domenica scorsa. Alla fine, è uscito con gli applausi. Ho piena fiducia nel calciatore che fa un errore e non si abbatte, come quando il difensore che fallisce, un attaccante può sbagliare un calcio di rigore. Capita, bisogna avere la forza per ripartire subito. Lui è un grandissimo combattente. Dubbi? No, mai avuti. Non sono un allenatore che dopo il primo errore bacchetta perché so che questi ragazzi danno l'anima, pertanto sono tranquillo e sereno. Avevo grande fiducia nei suoi mezzi, e alla fine lo ha dimostrato. Tra l'altro ha fatto gol, il primo bellissimo. Lo voglio un po’ così, come chiedo in settimana, che passi davanti a un avversario anticipandolo, e lui l'ha fatto, quindi sono veramente contento”.
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