L'Italia perde 3-2 con il Sudafrica ed è eliminata dal Mondiale di Australia e Nuova Zelanda. Sfuma l'obiettivo degli ottavi di finale per le Azzurre, che chiudono al terzo posto il Girone G dopo due sconfitte e una vittoria. Passano il turno la Svezia come prima classificata (affronterà gli Stati Uniti) e il Sudafrica, che se la vedrà con i Paesi Bassi. A Wellington scende in campo un undici ancora più giovane di quello visto con la Svezia: l’età media delle titolari contro il Sudafrica è di 25 anni e 117 giorni. Rispetto alla gara precedente un cambio in difesa – Orsi al posto di Salvai – e uno in attacco, con Giacinti al posto di Cantore. Beccari, Dragoni e Bonansea confermate.
Partono bene le Azzurre, che dalle prime battute provano a impostare subito il ritmo e a tenere palla. Dopo le prime incursioni offensive non andate a buon fine, all’11’ arriva l'episodio che rompe l'equilibrio. Beccari viene atterrata da Dhlamni sulla linea dell’area piccola sudafricana e l’arbitro concede calcio di rigore. Sul dischetto si presenta Caruso, che con enorme freddezza non sbaglia e supera Swart. Italia avanti con la rete più rapida mai realizzata nella competizione iridata dalla nostra nazionale (10' e 54"). Le undici di Ellis però non sembrano accusare il colpo e dopo il palo di Moodaly con l’esterno destro al 21', trovano il pareggio al 32’: Orsi effettua un retropassaggio a Durante, ma senza verificare la posizione della compagna, e il pallone si deposita alle sue spalle. Shock per le Azzurre, che però due minuti dopo sfiorano il 2-1 sugli sviluppi di un calcio d’angolo: il colpo di testa di Beccari sul traversone di Giugliano si stampa sul palo. Anche la conta dei legni è in parità. Bonansea e compagne provano a ricostruire, ma manca l’affondo e la difesa avversaria fa buona guardia. Al 43’ scontro Boattin-Seoposenwe al limite dell’area piccola azzurra: l’attaccante rimane a terra e la formazione sudafricana chiede un calcio di rigore. Carvajal, però, non è dello stesso avviso e dopo le cure mediche alla punta del Monterrey si riprende. Al 45’ l’Italia spreca un’occasione d’oro per riportarsi avanti: Dragoni con una grande giocata pesca Beccari sulla destra, ma l’attaccante serve male Bonansea dalla parte opposta e il pallone si spegne sul fondo. Tanti gli errori delle Azzurre, soprattutto dopo il vantaggio, e a fine primo tempo il punteggio rimane invariato.
A inizio ripresa l’Italia conquista subito un calcio piazzato da un’ottima posizione, ma Boattin calcia male e il pallone si impenna oltre la porta di Swart. La manovra continua ad essere poco incisiva, mentre cresce la fiducia del Sudafrica, che si fa vedere in avanti con il duo Kgatlana-Magaia. Bertolini effettua i primi cambi (Bartoli per Di Guglielmo e Girelli per Bonansea), ma la trama non cambia e al 67’ la determinazione della nazionale africana le porta avanti: Kgatlana semina il panico in area, serve Maglaia e la compagna non sbaglia. Incubo Italia, che con questo punteggio, nonostante il contemporaneo successo della Svezia sull’Argentina, sarebbe eliminata. Quattro minuti più tardi Kgatlana di testa sfiora il tris, ma Durante in allungo fa un miracolo e annienta l’incornata della punta sudafricana. Le Azzurre reagiscono e al 75’ pareggiano il conto sugli sviluppi di corner grazie al tocco vincente di Caruso sotto porta (su sponda aerea della subentrata Girelli), ma il VAR richiama Carvajal per una possibile posizione di fuorigioco della centrocampista bianconera. Italia col fiato sospeso per una manciata di minuti, ma non c’è offside: il check convalida la rete, che riporta la squadra di Bertolini in parità e – soprattutto – momentaneamente agli ottavi. Le avversarie però non demordono e dopo il 2-2 conquistano una chance dalla bandierina, sventata dalla retroguardia dell’Italia.
Anche per la squadra di Bertolini le iniziative in avanti non mancano, ma nessuna trova la giocata decisiva, nemmeno Girelli, che all’87’ centra Swart sola in area di rigore dopo un bel suggerimento di Cantore. Al 92’ il Sudafrica punisce ancora la difesa italiana: Seoposenwe scappa sulla linea del fuorigioco e pesca Magaia in area. La numero 8 controlla, serve Kgatlana ed è 3-2 per le rivali, con la firma della classe ’96 del Racing Louisville. Disperato forcing dell’Italia negli ultimi minuti (11 quelli concessi di recupero), ma al triplice fischio il risultato premia la nazionale africana, che scrive una pagina di storia vincendo la sua prima partita in Coppa del Mondo femminile e accedendo a uno storico ottavo di finale. Amaro l’epilogo per l'Italia, che torna a casa anzitempo.
SUDAFRICA-ITALIA 3-2
MARCATRICI: 11’ rig Caruso (ITA), 32’ aut. Orsi (RSA), 67’ Magaia (RSA), 74’ Caruso (ITA), 90’+2’ Kgatlana (RSA)
SUDAFRICA (3-4-3): Swart; Gamede, Matlou, Mbane; Ramalepe (95’ Makhubela), Moodaly (46’ Kgoale), Motlhalo, Dhlamini (105’ Holweni); Seoposenwe, Kgatlana, Magaia (95’ Shongwe). All. Desiree Ellis.
ITALIA (4-2-3-1): Durante; Di Guglielmo (64’ Bartoli), Linari, Orsi (100’ Glionna), Boattin; Giugliano, Caruso (84’ Greggi); Beccari (84’ Cantore), Dragoni, Bonansea (64’ Girelli); Giacinti. All. Milena Bertolini.
ARBITRO: Maria Carvajal (CHL). ASSISTENTI: Leslie Vaquez (CHL), Monica Amboya (CHL); IV ufficiale Myriam Marcotte (CAN)
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