Campobasso, Prosperi si presenta: «Non sono qui per fare promesse...»

Il Campobasso ha ufficialmente presentato il suo nuovo allenatore Fabio Prosperi nella sala stampa del club, alla presenza dei vertici societari: il presidente Matt Rizzetta, il vicepresidente Nicola Cirrincione e Angelo Pastò.

In un periodo non semplice per la squadra, il nuovo tecnico ha accettato l'incarico con grande entusiasmo e consapevolezza. Durante l'incontro con la stampa, Prosperi ha espresso la sua visione con chiarezza:

"È per me motivo di grande orgoglio assumere la guida tecnica del Campobasso. Il mio impegno sarà totale. Siamo consapevoli che il momento non è dei più felici sul piano dei risultati, ma da oggi iniziamo insieme un nuovo percorso per invertire la tendenza. Non sono qui per fare promesse, ma per lavorare in sintonia con il progetto societario.

Ho una conoscenza generale della rosa, che dovrò approfondire. Un cambio di guida tecnica richiede sempre un periodo di adattamento reciproco: sia per me nel conoscere i ragazzi, sia per loro nell'assimilare i miei metodi. Inizieremo subito a lavorare con grande impegno per il bene della squadra e del club".

Il presidente Rizzetta ha manifestato pieno supporto al nuovo allenatore: "In Fabio Prosperi abbiamo trovato un tecnico di valore e una persona che rappresenta perfettamente i principi di questa piazza: determinazione, professionalità e modestia.

Apprezzo la sua disponibilità ad accettare questa sfida e la scelta di venire a Campobasso. Mi ha particolarmente colpito quando ieri sera mi ha detto: 'Guardiamo avanti, non al passato'. Ha perfettamente ragione: oggi inizia un nuovo capitolo".

Il vicepresidente Cirrincione ha voluto evidenziare le motivazioni della scelta, non mancando di ringraziare il predecessore: "Desidero esprimere la nostra gratitudine a mister Braglia e al suo staff per quanto fatto finora.

Nel momento in cui abbiamo dialogato con Fabio Prosperi, io e Matt abbiamo avuto immediatamente le idee chiare. Ci hanno convinto la sua motivazione e la sua voglia di rivalsa. Un segnale forte è arrivato quando ci ha confessato: 'Vengo a Campobasso anche per riscattare quanto non siamo riusciti a fare qualche stagione fa'. In quel momento abbiamo capito di aver trovato l'uomo giusto".