Il Siracusa vince con un netto 3 a 0 contro un Sant’Agata che non ha retto al ritmo del Siracusa nel primo tempo per aver giocato in modo perfetto. Ad inizio ripresa si è notata la pressione dell’avversario, ma era una questione fisiologica da parte del Sant’Agata, visto che i ragazzi di Ezio Raciti, sotto di tre reti, dovevano tentare la via del gol per cercare quantomeno di riaprire la gara. Il Siracusa sul piano tecnico non si discute, mancano soltanto quei meccanismi che il tecnico Marco Turati impartisce durante gli allenamenti siano ben uniformati tra i giocatori.

Entra subito in sala stampa il mister azzurro Marco Turati con un’espressione soddisfatta per rotonda vittoria, anche se il punteggio poteva essere più ampio solo se i giocatori azzurri avessero avuto più precisione nelle conclusioni.

Mister, il Sambiase è ormai un vecchio ricordo?
"Si, è un vecchio ricordo che però ci deve rimanere dentro. Sappiamo che dobbiamo sempre fare gare importanti se vogliamo conquistare punti. Quella di oggi è stata una buona gara, e chiaramente ci fa tanto piacere che ancora nelle ultime tre gare non abbiamo subito reti, da ex difensore.  

Nel primo tempo il Siracusa ha giocato bene, ma nella ripresa credo che abbiamo subito almeno per dieci minuti la pressione del Sant’Agata, anche se era prevedibile. Ci siamo un po’ abbassati. Però dico nell'insieme questo Siracusa è quello che si avvicina al tuo Siracusa ideale?

"Sicuramente sì, abbiamo fatto un grandissimo primo tempo dominante dove eravamo noi a dirigere il gioco. Chiaramente nel secondo tempo penso abbiamo subito la loro pressione nei primi dieci minuti, poi sono usciti fuori i nostri giocatori che hanno controllato il gioco. Voglio che facciano di più, che tutta la squadra faccia di più, e allo stesso tempo dobbiamo rischiare poco. Su alcune occasioni potevamo fare meglio, come su una punizione laterale, o su calcio l'angolo. Chiaramente nell'arco dei 95 minuti non concedere nulla ad una squadra che fino ad oggi aveva sempre segnato non è così facile.  Sono sicuro che la mentalità della mia squadra migliorerà anche sotto questo punto di vista. Lo voglio io, lo vuole il mio staff, lo vuole tutta la squadra che la vedo settimanalmente allenarsi per ottenere questo risultato. Chiaramente dobbiamo essere continui nell'arco dei 95 minuti. Questo perché dobbiamo acquisire quella consapevolezza anche quando gli avversari alzano le pressioni e vengono uomo contro uomo, anche perché noi abbiamo qualità, abbiamo giocate, sappiamo come dobbiamo venir fuori".

La squadra nel secondo tempo si è abbassata, e non è la prima volta...
"Io resto convinto che dopo dieci minuti del secondo tempo abbiamo subito una leggera pressione del Sant’Agata, ma dopo abbiamo imposto il nostro gioco. Veramente poi ci siamo ripresi, anche se ci è mancata un po’ di precisione sotto porta. Sicuramente dobbiamo migliorare, però sappiamo che il Siracusa è una squadra che sta lavorando per avere l'identità che noi tutti vogliamo, e sono sicuro che nell'arco di breve tempo miglioreremo".

Mister, crede cha già da ora si possa parlare di una lotta a tre con Scafatese, il Siracusa e la Reggina?
"No, ma guarda, noi guardiamo solo il nostro lavoro. Siamo partiti con l'idea di migliorare e crescere, di fare qualcosa di nuovo per crearci un'identità precisa. Quindi noi per il momento pensiamo solo a migliorare. Chiaramente poi diamo anche un occhio agli avversari, ma sappiamo che in questo campionato ci sono almeno quattro/cinque squadre forti, pertanto dobbiamo lottare fino alla fine, noi pensiamo di esserci in questo gruppo, poi alla fine tireremo le somme".

Sezione: Serie D / Data: Dom 29 settembre 2024 alle 20:02 / Fonte: Dall'inviato Pippo Franzò
Autore: Michele Caffarelli
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