Nel campionato di serie D più anomalo e complicato di sempre, contraddistinto dalla pandemia e da frequenti rinvii e ripartenze, il bilancio dell’Audace Cerignola è decisamente positivo. Pur con tutte le difficoltà oggettive di cui sopra, specie nella sua seconda metà, si è trattato di una stagione da ricordare, con una irresistibile risalita in classifica. L’obiettivo stabilito in origine era la salvezza, in ragione di un indirizzo societario differente rispetto agli anni precedenti: il Cerignola doveva restare protagonista, ma senza eccedere con elementi di primissimo piano ed una gestione più oculata delle spese. Sono diversi gli uomini copertina, a partire dal ds Elio Di Toro: l’uomo mercato gialloblu ha saputo allestire un organico improntato alla linea verde con ragazzi dalle prospettive interessanti, in aggiunta a quelli già presenti. Ha scommesso sulla voglia di affermarsi di Michele Pazienza prima e sul desiderio di rilancio di Giancarlo Malcore poi, uscendone pienamente vincitore: oculati e di gran resa anche gli interventi in corso d’opera, come gli arrivi di Manzo e Loiodice che hanno accresciuto il tasso tecnico della squadra.

Alla sua prima esperienza in serie D e in un girone complicatissimo quale l’H, mister Michele Pazienza si è dimostrato abile e capace condottiero, segnalandosi come uno dei migliori fra le nuove leve. Ha plasmato giorno dopo giorno un gruppo che in campo ha interamente messo in pratica i dettami del suo allenatore: squadra corta, aggressiva e dal pressing feroce, lottando su ogni pallone e sciorinando trame veloci e di ottima fattura. Non da poco anche l’adattabilità tattica: partito puntando su una difesa a tre, non si è irrigidito su tale tema quando la rosa è stata completata man mano dal mercato. Con intelligenza ha modificato lo scacchiere rendendolo perfetto ad esaltare le qualità dei singoli e al contempo ad evidenziare ancor di più le specifiche agonistiche dei suoi uomini. Anche quando dopo le prime uscite i risultati non erano soddisfacenti, non ha mai perso la bussola e ha predicato calma, rivelandosi lungimirante e sicuro che il valore del team fosse ben diverso.

Rendimento straordinario per alcuni calciatori, soprattutto per un paio ormai colonne in maglia ofantina: eccezionali le prestazioni di Luca Russo e Antonio De Cristofaro, che hanno abbinato al solito moto perpetuo un rendimento offensivo incredibile, realizzando rispettivamente sette e otto gol in stagione. Per non parlare dell’imprevedibilità e della fantasia di Achik, della sicurezza fra i pali di Chironi, del carisma di Esposito e Allegrini, dei lampi di genio proverbiali di Loiodice. Per finire al capocannoniere del girone H, quel Malcore cecchino infallibile da quando smaltito un lieve infortunio è rientrato in pianta stabile: ha scelto Cerignola per l’amicizia con Di Toro e Pazienza, trovando una famiglia su cui contare per tornare a spadroneggiare nelle aree di rigore avversarie.

Un Audace tosto, giovane e compatto, secondo in compagnia del promosso Taranto nella graduatoria del girone di ritorno alle spalle del solo Picerno, miglior attacco del raggruppamento, permanenza centrata con largo anticipo e speranza per i playoff fino alla penultima giornata: c’è un’ottima base per puntare in alto nella prossima annata, magari con l’inserimento di tre-quattro pedine di spicco. Sarà difficile resistere alle lusinghe per alcuni (Luca Russo in primis, cercato da formazioni di serie C), eppure la volontà che traspare è di confermare quanto più possibile i protagonisti del torneo 2020/21. Già partite le riflessioni in società e, in attesa di conferme ed eventuali novità su nuove figure sul versante sponsor e societario, si lavora sottotraccia per rendere ulteriormente competitivo un Cerignola indubbiamente da applausi.

Sezione: Serie D / Data: Sab 19 giugno 2021 alle 14:30 / Fonte: lanotiziaweb
Autore: Redazione NotiziarioCalcio.com / Twitter: @NotiziarioC
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