La Turris sembra aver intravisto una flebile luce in fondo al tunnel. L'incontro tra l'attuale massimo dirigente, Ettore Capriola, e l'ex patron, Antonio Colantonio, mediato dal sindaco Luigi Mennella, ha portato a un accordo che potrebbe scongiurare il peggio.

Un accordo provvisorio

Al centro della trattativa, la monetizzazione dei crediti d'imposta legati al Superbonus, di proprietà di Capriola. Colantonio si è mostrato disponibile a convertire questi crediti in denaro contante, iniettando così circa 300mila euro nelle casse della società. Una boccata d'ossigeno fondamentale per far fronte alle immediate necessità economiche della Turris.

Un debito ancora consistente

Tuttavia, questo accordo non risolve completamente la crisi finanziaria del club. La somma ricavata dalla monetizzazione dei crediti copre solo una parte del debito complessivo, stimato in circa 570mila euro. Per colmare il gap mancante, la società ha presentato una richiesta di rateizzazione dei contributi INPS. La risposta a questa richiesta arriverà solo lunedì, e da essa dipenderà il futuro della Turris.

Il ruolo di Colantonio

Se l'INPS dovesse accettare la richiesta di rateizzazione, l'accordo tra Capriola e Colantonio diverrebbe effettivo. Colantonio, pur non entrando immediatamente nella proprietà del club, assumerebbe gradualmente il controllo operativo, gestendo la squadra fino al termine della stagione.

Una situazione delicata

La situazione della Turris rimane comunque precaria. L'accordo raggiunto è un primo passo importante, ma non una soluzione definitiva. Il futuro del club dipende da una serie di fattori, tra cui l'esito della richiesta di rateizzazione INPS e la capacità di Colantonio di gestire la squadra in un momento così

Sezione: Serie C / Data: Sab 14 dicembre 2024 alle 10:37
Autore: Redazione NotiziarioCalcio.com / Twitter: @NotiziarioC
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