Gioia Adrense: è Serie D dopo 109 anni

Eccellenza Lombardia
12.04.2018 18:30 di  Ermanno Marino   vedi letture
Fonte: gazzetta dello sport
Gioia Adrense: è Serie D dopo 109 anni

Saltano, ballano, cantano, si inventano hashtag con la “z” (#we are AdrenZe sulla maglietta), spruzzano (rigorosamente) Francia corta sul campo di Iseo appena espugnato per la matematica vittoria del torneo. Tanto che baby Lorenzo, il figlio di pochi mesi di bomber Stefano, sembra chiedersi: «Ma che fanno questi matti?».

Dopo 109 anni - «E invece questo è il gruppo più serio di tutti, che dal primo giorno di agosto ha sudato per un traguardo storico»: parola di Sergio Volpi, ex mediano di Brescia, Sampdoria e Bari, oggi condottiero dell’impresa. La prima volta dell’Adrense in D in 109 anni di storia è nel segreto più facile da rivelare e più difficile da seguire: il lavoro, costante, che ha permesso di essere sempre primi con un distacco minimo di 6 e massimo di 12 punti.

Sì, ad Adro, paese di 7mila anime in provincia di Brescia, assurto alle cronache politiche anni fa per quel sole «leghista» davanti alla scuola, il calcio è diventato una cosa seria.

O forse lo è sempre stato. «Nel 2009 festeggiavo il salto dalla Terza categoria alla Seconda. E oggi porto il mio paese in serie D ­sorride il presidente Giambattista Belotti­. È vero che quell’estate acquisimmo il titolo di Promozione mediante fusione, ma chi sel’immaginava di arrivare così in alto?».

«Migranti» - Ci ha creduto un gruppo che ha spianato un girone ricco di insidie. «Nessuno avrebbe pronosticato un Rezzato bis – ricorda il ds Marco Zanardini, che ad Adro nel 2015 festeggiò l’addio al calcio giocato – ovvero una squadra capace di prendere il largo come il Rezzato in Serie D. Nemmeno noi pensavamo di essere così forti».

Anche a costo di migrare. «Abbiamo giocato spesso a Sarnico e una volta a Travagliato le nostre gare interne - spiega il presidente. Speriamo che questo successo convinca l’amministrazione a  sistemarci il campo: c’è un progetto da tre anni, i tempi sono maturi. Vogliamo giocare la D in casa nostra».

Che gruppo - A svelare il perché di quella “z” di troppo nell’hashtag è Matteo Bonardi, capitano e adrense doc. «Un giorno il presidente si sbagliò a pronunciare il nome di un calciatore: invece della doppia “esse” gli uscì la doppia “zeta”. A quel punto il nostro gruppo è diventato “Adrenze”. E questo mantra ci ha portato bene». Ad Adro brindano gli ex serie A: Emanuele Filippini vinse nel 2016 la Promozione, Sergio Volpi nel 2018 s’è preso l’Eccellenza. Per entrambi è stato il primo vero successo da allenatori. Oggi Filippini, con il Rezzato neopromosso, vede da vicino il salto in Lega Pro. Volpi ha già preso appunti?