L’avventura della squadra di Catalano, che ha centrato la promozione in Lega Pro, rivisitata attraverso numeri, personaggi e momenti di una stagione trionfale.
A come Attesa Era il 1 giugno 2008 quando l’allora Football Club Messina perse 3-0 a Rimini nell’ultima giornata del torneo di Serie B. Poi il fallimento e il crollo nell’Inferno dei Dilettanti. Al quinto tentativo, come accaduto dopo la precedente scomparsa del club nel 1993, il ritorno tra i professionisti diventa realtà.
B come Bis Alla festa andata in scena al fischio finale della partita con il Cosenza del 21 aprile per la promozione virtuale è seguita quella con la Nissa, due settimane più tardi, sempre al “San Filippo” quando il raggiungimento della Lega Pro è divenuto matematico.
C come Cosenza La formazione di Gagliardi ha provato a tenere in vita il campionato fino all’ultimo, dovendosi però arrendere allo strapotere del Messina. Solo momentaneo l’aggancio in vetta grazie al successo ottenuto nello scontro diretto del 9 dicembre. Tenendo conto dei problemi societari e della perdurante assenza per squalifica di Arcidiacono ai rossoblu va comunque concesso l’onore delle armi.
D come Difesa Il principale punto di forza del Messina. Una volta trovato l’assetto giusto per gli avversari diventa praticamente un’impresa bucare la porta di Lagomarsini, con l’estremo difensore giallorosso che, tra andata e ritorno, resta imbattuto dal match con il Ragusa a quello di Agropoli, capitolando contro il Ribera dopo cinque gare senza reti al passivo.
E come Esperienza Corona, classe 1974, il miglior marcatore. Ignoffo, classe 1977, l’autentico leader della difesa. I due, che nel corso delle loro carriere hanno militato anche in Serie A, i trascinatori del gruppo.
F come Flop Dalla stella del mercato estivo, Julio Cesar Leon, la delusione più cocente. Appena sei presenze e un gol per l’honduregno, frenato dal transfer e da guai fisici, prima dell’inevitabile addio dopo la veemente reazione nel match con il Licata.
G come Giovani In D avere under di valore è garanzia di successo. Lo ha dimostrato il Messina, annoverando tra le sue file elementi del livello di Lagomarsini, Caiazzo, Caldore, Cicatiello e Parachì, solo per citarne alcuni.
H come Handicap Il punto di penalizzazione inflitto dalla Disciplinare per la vertenza Mangiarotti non ha spostato gli equilibri del torneo, ma riproposto degli interrogativi su una Giustizia sportiva sempre più lumaca per la quale già nella passata stagione il Messina aveva pagato dazio.
I come Imbattibilità Nel fortino San Filippo agli avversari sono state concesse praticamente le briciole, sottoforma di tre pareggi, tutti a reti bianche. Datata 6 novembre 2011 l’ultima sconfitta, una vita fa, rimediata contro il Marsala per 1-3. A condividere il primato è stato a lungo il Savoia, battuto proprio dal Messina alla quart’ultima giornata.
L come Lega Pro Nel 2013-14, con il Messina ai nastri di partenza, sarà la stagione della riforma. Tutte le società di Seconda Divisione che non retrocederanno in D conseguiranno il titolo sportivo per l’iscrizione al campionato ad unica Divisione della Lega Pro per il 2014/2015.
M come Mercato Via Leon e Croce, dal ds Ferrigno i colpi che hanno fatto la differenza nel testa a testa con il Cosenza. L’apporto di Savanarola e Chiaria, pezzi pregiati della sessione invernale della campagna di trasferimenti, ha dato al Messina una marcia in più.
N come Natale Dal 22 dicembre, giorno del facile 4-0 sul campo della Nissa, valso il titolo d’inverno, il più bel regalo sotto l’albero, il Messina non ha più abbandonato la vetta, marciando senza freni verso la promozione.
O come Organizzazione Da Milazzo a Messina. Per il gruppo Lo Monaco una stagione straordinaria coronata con la promozione in Seconda Divisione. In un calcio oggi in Italia in fase involutiva una struttura degna di ben altre categorie. Per il patron Pietro, dopo aver lasciato prima il Genoa e poi il Palermo, la soddisfazione più bella dalla sua creatura.
P come Panchina Spesso dai subentrati reti chiave per il cammino del Messina. Da Ferreira, autore dei gol decisivi contro Noto e Agropoli, proprio nei minuti finali, a Corona, a segno contro Cavese e Savoia pur non partendo nell’undici titolare, per poi passare alle punizioni di Leon, con il Sambiase e Cocuzza ad Agropoli. Tutte valse successi fondamentali.
Q come quattro-quattro-due Il modulo varato da Catalano all’ottava giornata che, interpretato al meglio dai giocatori, ha consentito alla squadra di avere un maggiore equilibrio rispetto al precedente 4-3-3. Nei primi sette turni erano stati incamerati 14 punti, da Palazzolo l’autentica svolta.
R come Ribera La squadra che ha inflitto al Messina la prima e allo stesso tempo più pesante sconfitta della stagione. Alla quarta giornata il tonfo sul campo in terra battuta del “Nino Novara”. Un 3-0 che apre la fase più delicata della stagione. A quel ko, però, ne sono seguiti soltanto altri due, contro Gelbison e Cosenza. Una cavalcata senza stop nel girone di ritorno.
S come Stracittadina Tre gli incontri stagionali tra Messina e Città di Messina, con un bilancio in perfetta parità. La squadra di Rando, tra le rivelazioni del torneo, ha fatto fuori quella di Catalano dalla Coppa Italia. In campionato, qualche giorno dopo, il riscatto per Corona e compagni. Al ritorno uno 0-0 stretto al Città di Messina.
T come Tifosi I 10.000 sugli spalti in occasione della sfida clou con il Cosenza sono la cartolina della stagione e la base da cui ripartire dal prossimo futuro. Un’impennata sensibile rispetto al numero di spettatori che aveva assistito al resto del campionato. A tenere banco, nei prossimi mesi, sarà soprattutto la questione stadio, data l’agibilità ridotta del “San Filippo”.
U come Unione Catalano portato in trionfo dai suoi ragazzi, al termine della partita con il Cosenza, è l’emblema di un gruppo nel quale tutti hanno remato nella stessa direzione. A testimoniarlo anche le continue dediche a Chiavaro, uscito sfortunatamente di scena troppo presto.
V come Vittorie Ventitré, quattordici in casa e nove in trasferta, le affermazioni ottenute dalla squadra di Catalano per centrare la promozione. Nello scorso torneo all’Hinterreggio ne erano bastate diciassette, con nove pareggi e ben otto sconfitte, per approdare in Lega Pro.
Z come Zero I successi ottenuti contro Paternò, Gelbison e Cosenza, le uniche squadre che il Messina non è riuscito a battere in questo campionato. Contro gli etnei ed i campani, inoltre, i giallorossi tra andata e ritorno non sono riusciti a segnare nemmeno un gol.
Autore: Massimo Poerio
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